Bill Cosby e Roman Polanski sono stati espulsi dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’organizzazione che assegna gli Oscar.
L’Academy ha comunicato di aver preso la decisione in conformità con i suoi standard di condotta.
L’attore Bill Cosby è stato recentemente condannato per violenza sessuale, mentre il regista Polanski è accusato di aver stuprato una minorenne nel 1978.
Nella sua nota il consiglio dell’Academy afferma di “incoraggiare gli standard etici che richiedono ai membri di sostenere i valori di rispetto della dignità umana”.
Né Cosby né Polanski hanno commentato pubblicamente il provvedimento di espulsione.
Dopo aver cacciato nell’ottobre 2017 il produttore Harvey Weinstein, accusato di molestie sessuali da decine di donne, l’Academy era stata criticata per non aver intrapreso azioni simili nei confronti di Polanski.
Il regista franco-polacco, 84 anni, nel 1977 fu accusato di aver stuprato l’allora 13enne Samantha Geimer. L’uomo ha ammesso il rapporto sessuale illecito, ma ha sempre negato che si sia tratto di uno stupro.
Dopo 42 giorni di carcere, Polanski fu rilasciato con la condizionale e fuggì in Francia, il cui governo negli ultimi quarant’anni ha respinto diverse richieste di estradizione da parte delle autorità statunitensi.
Il regista ha diretto alcuni film che hanno fatto la storia del cinema, come Rosemary’s Baby, Chinatown e Frantic. Nel 2003 ha vinto l’Oscar per la miglior regia con la pellicola Il pianista.
L’anno scorso era stato scelto per dirigere la giuria al Césars, l’equivalente francese degli Oscar, ma ha rinunciato sull’onda delle polemiche che si sono sollevate.
Sui social media in molti si sono chiesti perché l’espulsione dell’Academy sia giunta solo ora, a oltre quarant’anni dall’episodio incriminato.
L’organizzazione che assegna gli Oscar ha recentemente implementato gli standard di condotta per i suoi 8.400 membri, introducendo tra le altre cose la sospensione o sospensione per coloro che “compromettono l’integrità” dell’ente.
Secondo molti, tuttavia, il provvedimento nei confronti di Polanski non sarebbe mai avvenuto senza l’azione di protesta del movimento #MeToo.
Più tempestiva è stata invece l’azione nei confronti di Bill Cosby, che è stato condannato per violenza sessuale lo scorso 27 aprile.
L’attore è noto al grande pubblico per aver interpretato il ruolo di Cliff Robinson, il padre della famiglia protagonista della serie tv I Robinson ed è stato il primo grande attore nero ad apparire nelle televisioni statunitensi in prima serata.
Cosby, 80 anni, è stato riconosciuto colpevole di tre capi di imputazione riguardanti violenze sessuali, per ognuno dei quali rischia fino a 10 anni di carcere.
L’attore era sotto processo per aver drogato e violentato l’ex giocatrice di basket canadese Andrea Constand nel 2004.
Era la seconda volta che Cosby si trovava imputato per abusi sessuali, dopo che nel 2017 una giuria non aveva raggiunto un verdetto per un altro caso.
Sono circa 60 le donne che in 50 anni hanno accusato pubblicamente l’attore di essere un maniaco sessuale.
Ma, a seguito dell’intervenuta prescrizione su molti casi, solo una accusa è stata portata in giudizio.
Alcune delle donne che lo hanno accusato erano presenti in tribunale e hanno pianto di gioia quando è stato letto il verdetto di colpevolezza.
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