Il primo giugno 1980, trentacinque anni fa, ad Atlanta, nello stato americano della Georgia, iniziava per la prima volta le trasmissioni il primo canale al mondo di news 24 ore su 24: la Cnn.
Fondata dal magnate statunitense Ted Turner e dal giornalista Reese Schonfeld, Cnn è la sigla di Cable News Network, che in italiano significa rete di notizie via cavo.
Il successo della Cnn non fu immediato: nei primi anni di attività l’emittente perse molti soldi e, in un tentativo di scherno, veniva chiamata Chicken Noodle Network.
Ma presto il modello all-news divenne popolare in tutto il mondo, trasformando il concetto in voga all’epoca secondo cui le notizie dovevano essere date in determinate fasce orarie.
Al momento del lancio della Cnn, il panorma televisivo statunitense era dominato da tre principali network: Abc, Cbs e Nbc, ciascuno dei quali aveva un notiziario televisivo di trenta minuti la sera.
Oggi sono quasi cento milioni le famiglie che la Cnn raggiunge negli Stati Uniti, e oltre 160 milioni nel mondo.
Nel 1991, grazie all’innovativo modello di informazione, per la prima volta nella storia la Cnn comunicò in diretta televisiva l’inizio di un conflitto militare.
In quella occasione il giornalista Peter Arnett mostrò, attraverso un collegamento satellitare da Baghdad, in Iraq, l’attacco statunitense che dette inizio alla prima guerra del Golfo.
La prontezza e la copertura totale nel riportare le informazioni da tutto il mondo da parte della Cnn ha creato, secondo alcuni osservatori, un effetto chiamato Cnn effect.
Il Cnn effect ha un’influenza notevole sul panorama politico ed economico di tutto il mondo, dal momento che diversi leader e organizzazioni sono influenzati nelle proprie decisioni dalla costante condizione per la quale il pubblico ha a portata di mano, 24 ore su 24, informazioni dettagliate sul loro stesso operato.
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