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    Da dove vengono i nomi di alcuni dei marchi più famosi del mondo

    Alcuni marchi internazionali sono ormai entrati nel linguaggio comune. Ma cosa significano i loro nomi? Eccone alcuni

    Di TPI
    Pubblicato il 30 Apr. 2017 alle 18:26 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:16

    Alcuni marchi internazionali sono ormai entrati nel linguaggio comune. Ma cosa significano i loro nomi? Eccone alcuni:

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    Pepsi – la famosa bibita gassata, rivale di Coca Cola, deve il suo nome alla parola dyspepsia, termine medico per indicare la difficoltà di digestione. 

    Google – il nome del più importante motore di ricerca internazionale fu scelto durante un brainstorming alla Stanford University. Inizialmente era stata scelta la parola googolplex, che è un numero intero esprimibile con 1 seguito da un googol, equivalente a un 1 seguito da 100 zeri. Uno studente sbagliò a scrivere googol, che divenne google, ma il fondatore Larry Page decise di registrare l’azienda con quel nome. 

    McDonald – la catena di fast food con la M gialla deve il suo nome ai due fratelli Dick and Mac McDonald, che gestivano un ristorante a San Bernardino, in California. Il fondatore di McDonald, Raymond Kroc, era un venditore di frullatori che rimase impressionato dagli hamburger del ristorante dei due fratelli, tanto da voler diventare il loro agente. Anni più tardi acquistò tutti i diritti sul nome. 

    Adidas – No, non è l’acronimo di All Day I Dream About Soccer. Il noto marchio sportivo prende il nome da Adolf Dassler, un veterano della prima guerra mondiale che iniziò a produrre scarpe, chiamandole con il suo diminiutivo “Adi”, e le prime tre lettere del cognome “Das”. 

    Rolex – gli orologi più lussuosi del mondo hanno un nome che non ha un vero e proprio significato. Hans Wilsdorf, il fondatore di Rolex, voleva un nome che potesse essere pronunciato in tutte le lingue. “Ho provato a combinare le lettere dell’alfabeto in ogni modo possibile”, ha detto Wilsdorf. “Questo mi ha dato qualche centinaio di nomi, ma nessuno di loro era quello giusto. Una mattina, mentre attraversavo un ponte di Londra, un genio mi sussurrò la parola “Rolex” nell’orecchio”, ha raccontato. 

    Zara – il noto marchio di abbigliamento spagnolo inizialmente era chiamato Zorba. Il fondatore Amancio Ortega si era ispirato al film “Zorba greco” del 1964. Ma questo nome non durò a lungo. Il primo negozio, aperto a La Coruña nel 1975, si trovava a due isolati da un bar chiamato Zorba, ha riferito The New York Times. Ortega aveva già fatto stampare le lettere per la sua insegna, quando il proprietario del bar gli disse che era troppo confusionario per loro avere lo stesso nome. Alla fine, Ortega riorganizzò le lettere componendo la parola più vicina che riuscì a trovare: Zara. 

    Ikea – Non è una parola svedese incomprensibile. Il fondatore della fortunata azienda di arredamento, Ingvar Kamprad, ha scelto il nome del marchio combinando le iniziali del proprio nome, IK, con le prime lettere della fattoria e del villaggio, dove era cresciuto, nella Svezia meridionale: Elmtaryd e Agunnaryd.

    Starbucks – in un’intervista al The Seattle Times, il cofondatore di Starbucks Gordon Bowker ha raccontato la storia di come si giunse al nome della catena di caffè. “Si cercava una parola che iniziasse per St. Qualcuno trovò una vecchia mappa mineraria delle Cascate e del Monte Rainier, e c’era una vecchia città mineraria chiamata Starbo”, ha detto Bowker. “Non appena ho letto quel nome, Starbo, naturalmente, ho pensato al personaggio del primo ufficiale Starbuck, del romanzo Moby Dick. 

    Häagen-Dazs – potrebbe sembrare un nome danese, ma non lo è. Reuben Mattus, un immigrato ebreo della Polonia, ha chiamato la sua società di gelati Häagen-Dazs, per rendere omaggio alla Danimarca, secondo un’intervista con la rivista ebraica Tablet Magazine. Ma il nome in realtà non significa nulla. “L’unico paese che ha salvato gli ebrei durante la seconda guerra mondiale era la Danimarca, quindi ho messo insieme un nome danese totalmente fittizio e l’ho registrato”, ha detto Mattus. “Häagen-Dazs non vuol dire nulla. Ma attira l’attenzione”. 

    Nike – la celebre azienda sportiva deve il suo nome alla dea greca Nike, la dea della vittoria. 

    Amazon – l’azienda di e-commerce fu fondata nel 1995 da Jeff Bezos, che inizialmente voleva chiamarla Cadabra, ma il primo avvocato di Amazon, Todd Tarbert, riuscì a convincerlo che il nome sembrava troppo simile a “Cadaver”. Alla fine Bezos decise di chiamarla Amazon, come il fiume più lungo del mondo, e incorporò un’immagine del fiume nel primo logo della società.

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