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    Cosa significa essere un rifugiato

    Un video di animazione, di Benedetta Berti ed Evelien Bergman spiega che cosa significa abbandonare la propria terra e la propria vita a causa di guerre e persecuzioni

    Di TPI
    Pubblicato il 24 Nov. 2016 alle 17:14 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:21

    Cosa significa essere un rifugiato? I rifugiati sono persone sfollate interiormente, non semplicemente dalle loro case. Persone che non sanno a che luogo appartengono, alle loro spalle lasciano la guerra e davanti hanno un futuro dolorosamente incerto. Nel mondo circa 60mila persone sono state obbligate a lasciare le loro case a causa di terribili guerre – alcuni sono rimasti nel loro Paese, altri hanno trovato la forza e i mezzi per fuggire – in cerca di un futuro migliore per loro stessi e le loro famiglie. Tanti sono i dispersi e le tragiche separazioni, ma restare, per la maggior parte delle volte, equivale a terribili persecuzioni o alla morte. 

    La moderna definizione di “rifugiato” fu coniata dalle Nazioni Unite, nel 1951, in seguito alla fine della secondo guerra mondiale. Questo video di Ted-Ed, di Benedetta Berti ed Evelien Bergman, spiega che cosa significa mettere la propria vita nelle mani dei trafficanti, per intraprendere viaggi lunghi e faticosi, nella speranza di ritrovare la propria famiglia. 

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