Conflitto di interessi, crescita economica, hacker russi e rapporti con Putin. Sono stati questi gli argomenti principali trattati dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump nel corso della prima conferenza stampa ufficiale tenuta mercoledì 11 gennaio alla Trump Tower di New York.
Putin e gli hacker russi
Donald Trump ha ammesso che c’è la Russia dietro gli hacker che sono entrati in azione durante la campagna elettorale, ma ha negato con forza di essere ricattato da Mosca, in relazione al rapporto degli 007 sulle interferenze di Mosca e sul materiale compromettente che la Russia avrebbe raccolto su di lui.
“Ho grande rispetto per la libertà di stampa ma siamo in presenza di una caccia alle streghe e di informazioni false, magari alcune anche fornite dai servizi di intelligence: voglio dire che sono infondate e quelle cose non avrebbero mai dovuto essere scritte o diffuse”, ha detto Trump.
Alla domanda se il presidente russo Vladimir Putin abbia cercato di aiutarlo a vincere le elezioni presidenziali, il presidente eletto ha risposto che “se Trump piace a Putin, lo considero un punto di forza, non una debolezza”. “Qualcuno pensa che Hillary Clinton sarebbe stata più dura di Trump con Putin?”, ha chiesto. “Non ho alcun accordo con la Russia e in Russia, non ho alcun prestito”.
Conflitto di interessi e tasse
Poi il capitolo dichiarazione dei redditi e gestione del patrimonio personale. L’avvocato di Trump Sheri Dillon ha annunciato che il presidente eletto ha ceduto il controllo delle sue società e si dimetterà da tutte le posizioni nell’ambito della Trump Organization.
Nel corso della conferenza stampa Trump ha chiarito che “potrei gestire i miei business da presidente, ma non voglio farlo”, sottolineando che da presidente non sarebbe soggetto a leggi sul conflitto di interessi ma che comunque saranno i figli Eric e Donald Jr. a gestire i suoi affari.
A chi gli chiedeva se ha intenzione di rendere nota la sua dichiarazione dei redditi, Trump ha risposto: “Si tratta di una questione che interessa solo a voi, quindi non la renderò pubblica”.
Crescita economica e lavoro
“Sarò il più grande produttore di posti di lavoro che Dio abbia mai creato”, ha esordito Trump riferendosi al capitolo economia. “Sono stato molto attivo negli ultimi giorni: molte case automobilistiche hanno annunciato che investiranno negli Usa piuttosto che in Messico. Apprezzo gli sforzi di Fiat Chrysler e di Ford sugli investimenti interni” negli Stati Uniti. L’atmosfera è molto positiva: creeremo posti di lavoro” ha detto Trump. “Ora bisogna far tornare indietro l’industria farmaceutica” ha aggiunto.
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