Donald Trump resterà in carica fino al 20 gennaio 2021, quando cederà l’incarico al suo successore e si unirà al club esclusivo degli ex presidenti degli Stati Uniti. Cosa succederà a quel punto al politico e al magnate degli affari?
Jimmy Carter si occupò di cause umanitarie e George W. Bush si dedicò all’arte. Ma Trump non è mai stato un politico tradizionale. Ecco alcune delle possibilità in ballo.
Potrebbe candidarsi di nuovo
Donald Trump potrebbe ricandidarsi alle elezioni del 2024, segno che forse sta iniziando a digerire la sconfitta nelle elezioni 2020 anche se non l’ha ancora ammessa. Secondo quanto spiegano due diverse fonti citate dal sito di notizie Axios, Trump ha detto ai suoi stretti collaboratori che sta pensando di ricandidarsi alla Casa Bianca fra quattro anni.
La Costituzione degli Stati Uniti stabilisce che “nessuna persona può essere eletta alla carica di Presidente più di due volte”, ma non dice nulla sul fatto che i mandati debbano essere consecutivi. “Lo metterei assolutamente nella rosa delle persone che probabilmente correranno nel 2024”, ha detto recentemente l’ex capo dello staff, Mick Mulvaney. Trump chiaramente ama le competizioni elettorali e ha ricevuto 71,5 milioni di voti alle elezioni – un record che dimostra chiaramente una base significativa di sostegno tra il pubblico americano.
Salvare il suo impero degli affari
Prima di diventare un politico, Trump era un magnate immobiliare, una star della televisione e l’ambasciatore del suo personale marchio di fabbrica. Ora Trump potrebbe voler riprendere da dove aveva lasciato quattro anni fa e tornare nel mondo degli affari.
Il New York Times ha riferito che Trump ha oltre 400 milioni di dollari di prestiti in scadenza nei prossimi anni, anche se ha detto che ciò rappresenta “una piccola percentuale” del suo patrimonio netto. La Trump Organization dispone di numerosi hotel e campi da golf. Ci sono proprietà a marchio Trump a Mumbai, Istanbul e nelle Filippine – e ovviamente a Washington, DC – e campi da golf negli Stati Uniti, nel Regno Unito, a Dubai e in Indonesia.
Se questa è la strada che il presidente sceglierà a gennaio, avrà tanto lavoro davanti a sé. Molte delle sue iniziative imprenditoriali sono nel settore dei viaggi e del tempo libero, che è stato gravemente colpito dalla pandemia di Coronavirus. Secondo Forbes il Covid potrebbe aver impattato fino a 1 miliardo di dollari sulla ricchezza di Trump.
Diventare un magnate dei media
Secondo l’informatissima rubrica di gossip Page Six, il presidente sarebbe letteralmente “bombardato” di offerte per scrivere libri e realizzare show televisivi, e potrebbe ricavarne anche 100 milioni di dollari. Una fonte vicina a Trump avrebbe spiegato infatti che il presidente è corteggiato da reti televisive di estrema destra — e qui, più che Fox News con cui è in rotta, verrebbe da pensare a One America News Network — e da case editrici. Sarebbe un modo, spiega sempre la fonte al sito di proprietà del New York Post, di “tramutare 70 milioni di voti in telespettatori e vendite record: tutti i libri contro Trump hanno guadagnato un sacco di soldi, e quello di Donald sarebbe di certo un bestseller”.
Senza considerare che, già nel 2016, si diceva che il vero obiettivo di Trump fosse fondare un canale di ultradestra o lanciare un reality show su una presidenza alternativa: una sorta di amministrazione ombra con cui martellare i democratici e aumentare la propria influenza e popolarità fra i conservatori. Poi, però, vinse a sorpresa e si ritrovò alla Casa Bianca.
Pensionamento post-presidenziale
Trump avrà una pensione presidenziale – e molti altri vantaggi – quando lascerà l’incarico. La legge sugli ex presidenti, emanata nel 1958, fornisce benefici tra cui una pensione annuale, che era di 207.800 dollari nel 2017. Gli ex presidenti possono anche beneficiare della protezione a vita dei servizi segreti, dei benefici per la salute e delle spese di ufficio e personale. Quindi Trump, che ora ha 74 anni, potrebbe decidere di ritirarsi tranquillamente.