Corte Suprema tedesca sospende ratifica del Recovery Fund
La Corte Suprema tedesca sospende la ratifica del Recovery Fund, che era stato approvato in via definitiva dal Bundestag, il Parlamento tedesco.
Il via libera era arrivato anche dal Bundesrat, la camera dei Laender, ma la Corte costituzionale ha sospeso l’iter, che quindi era concluso, impedendo al presidente federale Frank-Walter Steinmeier di firmare la legge, in attesa di una pronuncia definitiva da parte della Corte.
Il ricorso contro la ratifica del Recovery Fund, il piano di aiuti Ue da 750 miliardi di euro per la ricostruzione post-Covid, era stato presentato dal fondatore dell’Alternative für Deutschland, l’economista anti-euro Bernd Lucke, poi fuoriuscito dal partito di estrema destra, secondo il quale dalla ratifica del Recovery Fund potrebbero derivare nuovi obblighi finanziari per la Germania.
Secondo l’economista, infatti, alcuni Paesi Ue potrebbero non essere in grado di ripagare il debito accumulato attraverso i prestiti erogati, motivo per cui poi potrebbe essere la Germania e altri Paesi per così dire “creditori” a pagarne le conseguenze facendosi carico dei debiti accumulati da altri Stati.
Secondo la Reuters, la procedura di sospensione potrebbe durare fino a tre mesi. Subito dopo la sospensione della ratifica del Recovery Fund, il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, ha cercato di gettare acqua sul fuoco: “Il governo è ben attrezzato” ha sottolineato Scholz dichiarando che “l’esperienza con altre denunce analoghe mi rende fiducioso circa il fatto che la ratifica possa essere conclusa in tempi brevi”.
Notizia in aggiornamento
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