Offrivano corsi per “guarire dall’omosessualità”. Una diocesi cattolica romana vicino Madrid è stata indagata dopo l’inchiesta uscita su El Diario che smascherava corsi per “curare” gli omosessuali, tenuti dai prelati direttamente dentro la chiesa.
Il vice capo dell’amministrazione regionale di Madrid, Pedro Rollán, ha dichiarato in conferenza stampa che “se la Chiesa avesse violato le leggi anti-omofobia della regione dovrà scontare le adeguate pene”.
Come funzionano questi corsi? Veniva fornita “compagnia pastorale e spirituale” a coloro che “cercavano la loro identità sessuale”. A riportarlo è stato un giornalista di El Diario, che si è infiltrato nella diocesi nei panni di un omosessuale in cerca di aiuto dal clero di Alcalá.
Il giornalista sotto copertura di El Diario ha descritto (in spagnolo) come aveva partecipato a una sessione in cui un consulente inesperto gli aveva detto che avrebbe rischiato di andare in prigione per avergli dato consigli su come smettere di essere omosessuale.
Una pagina sul sito web del vescovato elenca vari link a pubblicazioni su matrimonio e sessualità, tra cui un libro intitolato: “Come prevenire l’omosessualità: i bambini e la confusione di genere”.
L’amministrazione di Madrid ha bandito le classi di conversione per i cittadini LGBT, dal momento che gli psichiatri dicono che i partecipanti sono spesso portati alla depressione e al suicidio. Gli esperti dicono che non esiste una base scientifica per affermare di “curare” gli omosessuali.
Il vescovado di Alcalá de Henares, a nord-est della capitale spagnola, ha negato di offrire tali “cure”. Secondo le leggi anti-omofobia della regione, tali pseudo-terapie possono essere punite con multe fino a 45.000 euro.