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    Coronavirus, se le vittime sono soprattutto uomini è a causa dei testicoli: lo studio

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 20 Apr. 2020 alle 10:51

    Se il Coronavirus produce più vittime uomini che donne è per via dei testicoli. Questa la conclusione di uno studio condotto negli Usa dal Montefiore Health System e dall’Albert Einstein College of Medicine, in collaborazione con l’Ospedale di Malattie Infettive Kasturba a Mumbai (India), il quale ha portato i ricercatori a osservare come le ghiandole sessuali maschili siano un luogo dove il Covid-19 trova “rifugio” quando viene attaccato. Rifugio che non trova, invece, nelle ovaie delle donne, prive della proteina ACE2, il recettore a cui il virus si lega per invadere le cellule umane.L’indagine scientifica, pubblicata su MedRxiv, luogo online di discussione tra ricercatori per quanto riguarda il Coronavirus, è stata portata avanti dal professore di biologia molecolare Amit Verma, il professore di biologia Ulrich Steidl, l’oncologa Aditi Shastri e sua madre microbiologa, Jayanthi Shastri.

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    “Studi condotti in tutto il mondo hanno ripetutamente dimostrato una incidenza maggiore e una severità più grave della malattia negli uomini rispetto alle donne”, è quanto osservato dagli scienziati che, dunque, hanno indagato sui motivi per cui un soggetto contagiato di sesso maschile impieghi più tempo per debellare il Covid. Questa, in effetti, è un’evidenza confermata dai dati provenienti da molti Paesi, come Cina, Corea del sud, Italia, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti (a New York il 68 per cento delle vittime è uomo, il 32 per cento donna). Non c’è quindi, secondo lo studio, una maggiore mortalità per i pazienti di sesso maschile solo per via della pressione alta, del fumo o di una risposta meno aggressiva del sistema immunitario degli uomini rispetto a quello delle donne, ma il virus, una volta rifugiatosi nei testicoli, troverebbe lì un luogo dove proteggersi dalla reazione del sistema immunitario. “I testicoli potrebbero avere un ruolo”, è quanto confermato anche dalla professoressa Kathryn Sandberg della Georgetown University, specialista proprio della differenza nelle reazioni immunitarie fra uomo e donna, al Washington Post. Lo studio, che necessita ancora di verifiche e conferme, potrebbe svelare un’altra preoccupante realtà, e cioè che la trasmissione del Covid-19 può avvenire anche per via sessuale.

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