C’è un potenziale vaccino per il Coronavirus che sta entrando nella fase 1 dei test clinici sull’uomo. Ad occuparsi della sua sperimentazione è Inovio Pharmaceuticals, dopo che la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha accettato la domanda di questa azienda californiana per dare il via ai test nell’ambito del programma Investigational New Drug. Tale vaccino è a base di DNA e la sua sperimentazione è partita a seguito dei risultati incoraggianti raggiunti con i test sugli animali, i quali hanno dimostrato una buona risposta immunitaria al Covid-19 dopo la somministrazione del farmaco.
Ma come funziona? Tramite questo vaccino, in sostanza, viene iniettato un plasmide (cioè una molecola di DNA) appositamente progettato in un paziente in modo che le sue cellule possano rispondere producendo un anticorpo determinato, in grado cioè di combattere una specifica infezione. Se questa “strategia” funzionasse, sarebbe la prima volta che un vaccino a base di DNA viene utilizzato sull’uomo. Inovio, che aveva in precedenza portato avanti uno studio e terminato la Fase 1 di test sull’uomo per quanto riguardava un vaccino, sempre a base di DNA, per curare la MERS (Sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus), è riuscita a sviluppare e produrre finora migliaia di dosi di INO-4800, il potenziale vaccino contro il Covid-19, per continuare la sperimentazione grazie soprattutto ai finanziamenti della Bill and Melinda Gates Foundation.
La fondazione del patron di Microsoft – come anche altre organizzazioni non profit – ha infatti deciso di destinare ben 125 milioni di dollari al fine di trovare presto un vaccino che possa mettere fine alla pandemia; i fondi di Bill Gates sono dunque totalmente destinati alla costruzione di laboratori e infrastrutture per scienziati e gruppi di ricerca che lavoreranno alla produzione dei sette vaccini più promettenti per arrestare la corsa del Coronavirus. “La mia fondazione può muoversi più rapidamente degli stessi governi e la mia idea è questa: costruire e fornire strutture e materiale ai migliori sette gruppi di ricerca al mondo per trovare un vaccino. Poi, in caso, selezioneremo ulteriormente quelle equipe di ricercatori che hanno dimostrato di saper fare più passi in avanti, fino a sceglierne due o massimo tre. Tutti devono fare la loro parte e noi non possiamo tirarci indietro”, è stato infatti l’annuncio del magnate.
Ma tornando al caso di Inovio, l’azienda ha spiegato che, se i test sui 40 volontari selezionati daranno i risultati sperati, sarà possibile realizzare milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19 entro la fine del 2020. Gli adulti che si sottoporranno al test, ovviamente individui sani, sono stati selezionati presso la Perelman School of Medicine di Filadelfia dell’Università della Pennsylvania o il Center for Pharmaceutical Research di Kansas City.
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