Coronavirus Usa, in Michigan la protesta con le armi contro il lockdown
Negli Usa che detengono tristemente lo scettro di Paese più colpito al mondo dal Coronavirus, con oltre 640mila contagi e 31mila morti, ci sono anche cittadini che decidono di scendere in piazza e protestare, con le armi in braccio, contro il lockdown: è successo ieri in Michigan, nella zona nord-occidentale degli Stati Uniti. Migliaia di manifestanti hanno deciso infatti di far sentire la loro voce contro la governatrice democratica Gretchen Whitmer, che ha esteso tutte le misure di distanziamento sociale e la chiusura delle attività non essenziali fino al 30 aprile.
Sebbene il Coronavirus abbia fatto a oggi in Michigan 1.900 vittime, con circa 28mila contagi, c’è un fronte compatto di cittadini che ritiene esagerate le misure di contenimento messe in atto dal governo locale. Nei giorni scorsi, infatti, Whitmer ha aggiunto all’invito ai cittadini a rimanere a casa e alla chiusura delle attività non essenziali alcuni divieti minori. Da qui la protesta di ieri, che ha avuto però anche una forte connotazione politica, dal momento che a organizzarla sono stati i gruppi conservatori Michigan Conservative Coalition e Michigan Freedom Fund.
Gli avversari repubblicani di Whitmer hanno definito l’ulteriore stretta del governo locale “inutilmente punitiva” e per questo motivo alcuni cittadini hanno denunciato la governatrice per aver violato il Primo e il Quarto emendamento della Costituzione americana, quelli che sanciscono la libertà di parola e di riunirsi pacificamente e che vietano i sequestri. La protesta è stata chiamata “operazione gridlock”, a sottolineare le conseguenze disastrose del lockdown sull’economia (in tre settimane sono stati persi 16,5 milioni di posti di lavoro). Come si vede nel video, centinaia di automobili e manifestanti hanno sfilato con tanto di fucili in braccio e cartelli sventolanti. Sfidando, soprattutto, le regole sul distanziamento sociale imposte dalla lotta al Coronavirus.
La stampa locale ha riportato le istanze dei manifestanti, tutti titolari di attività produttive e commerciali che rischiano il fallimento a causa della chiusura forzata. “Preferisco morire di Coronavirus che vedere fallire la mia impresa, che resiste da generazioni”, ha detto uno di loro. Durante la manifestazione, si sono anche sentiti chiaramente alcuni cori che chiedevano l’incarcerazione di Whitmer. Lo stesso slogan “Lock Her Up, Lock Her Up”, utilizzato contro Hillary Clinton quattro anni fa, durante la sua corsa alle presidenziali americane. Del resto, Whitmer è una delle donne che il candidato democratico Joe Biden sta valutando per la vicepresidenza.
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