Coronavirus, ultime notizie dal mondo: tutte le news in tempo reale
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE – Il Coronavirus ha contagiato finora oltre 26 milioni di persone, provocando più di 870mila morti. I paesi più colpiti in questa fase sono Stati Uniti, Brasile e India, mentre in Italia la curva dei contagi è in risalita ma resta sotto controllo (qui le ultime notizie sul Covid-19 in Italia). Di seguito le ultime notizie dal mondo sul Coronavirus di oggi, sabato 5 settembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 14,00 – Record di contagi a Gaza – La Striscia di Gaza, soggetta a misure di confinamento da quasi due settimane, ha registrato nelle ultime 24 ore il più alto numero di contagi giornalieri da Coronavirus: 177 nuovi casi, che portano a 713 il numero delle infezioni accertate dall’inizio della pandemia. Le vittime, invece, sono 7.
Ore 11,20 – Australia: proteste contro confinamento, almeno 18 arresti – Almeno 18 persone sono state arrestate nelle proteste a Melbourne e a Sydney contro le misure di confinamento decise dal governo per arginare la diffusione del coronavirus. A Melbourne, dove è stato imposto un nuovo lockdown, ci sono stati duri scontri tra polizia e manifestanti, terminati con l’arresto di 15 persone. A Sydney sono state arrestate altre tre persone, una di esser per aver aggredito un agente.
Ore 9,45 – India ha superato i quattro milioni di casi – L’India ha registrato altri 87.852 casi di Covid-19, il dato giornaliero più alto dall’inizio della pandemia, che porta il totale a oltre quattro milioni il totale dei contagi. Lo riferisce il Times of India, ricordano che solo 13 giorni fa era stata superata la soglia dei tre milioni. L’India è il terzo paese al mondo per numero di contagi, pari a 4.023.179, dietro a Stati Uniti (6.200.518) e a Brasile (4.091.801).
Ore 8,40 – Recovery Fund: Timmermans, l’Italia faccia riforme adeguate – “I piani nazionali per il Recovery Fund vanno presentati molto in fretta e devono riflettere gli orientamenti europei per i quali sono stati definiti. La Commissione sarà ferma e chiara nel controllare che si vada nella giusta direzione”: ad affermarlo il vicepresidente commissione Ue, Frans Timmermans, in un’intervista a La Stampa. “È il tempo di attuare l’agenda del New Green Deal. Non possiamo perdere l’occasione”, ha insistito. “Mi auguro il governo italiano insista nel percorso di riforme necessario già prima della pandemia e rispetti gli impegni che ha preso sinora”, ha aggiunto Timmermans, osservando che quando le cose andranno meglio, la Bce comprerà meno titoli e il Patto di stabilità tornerà stringente. Per quanto riguarda il debito italiano, ha rimarcato il numero due della Commissione, “molto dipende dalla velocità, dalla direzione e dalla determinazione del governo e degli investitori privati”.
Ore 7,10 – Usa: oltre 187mila morti, quasi 6,2 milioni di casi – Gli Stati Uniti hanno raggiunto la cifra di 6.198.996 casi confermati di Covid-19 e 187.696 decessi, secondo l’ultimo bilancio della Johns Hopkins University. Con i dati aggiornati alle 20 ora locale, venerdì si sono registrati negli Usa 49.731 contagi in più rispetto a giovedì e 942 nuovi decessi. Nonostante New York non sia più lo Stato con il maggior numero di positivi, rimane il più colpito in termini di morti con 32.982 decessi, più che in Francia o Spagna. Nella sola New York City, 23.716 persone sono morte a causa della malattia, secondo il conteggio del New York Times. Per numero di morti – secondo la mappa di Johns Hopkins – al secondo posto il New Jersey con 15.978, e poi California (13.606), Texas (13.409) e Florida.
Ore 7,05 – Trump: “Vaccino Covid forse già entro ottobre” – “Pensiamo che probabilmente possiamo avere il vaccino contro il virus durante il mese di ottobre”. Lo ha dichiarato il presidente americano, Donald Trump. “Ho parlato con Pfizer che sta facendo grandi progressi”, ha aggiunto. Intanto le principali case farmaceutiche che stanno sviluppando vaccini contro il Coronavirus non chiederanno ai governi l’autorizzazione a metterli in commercio senza aver prima completato i test sulla sicurezza. Lo riferisce il Wall Street Journal, che cita in un esclusiva la bozza di un impegno congiunto che i produttori, tra i quali Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, GlaxoSmithKline e Sanofi, si appresterebbero a rendere pubblico.
Ore 7,00 – La Colombia supera i 650mila casi – Le autorità sanitarie della Colombia hanno segnalato 8.488 nuovi casi di coronavirus questo venerdì, il che porta il Paese a superare le 650.000 infezioni. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 270, e il totale delle vittime ha così raggiunto quota 20.888. Dei 650.062 positivi accertati in Colombia a oggi, 129.608 sono ancora attivi (19,9%), mentre 498.221 persone sono già guarite (76,4%).
Oms: “Non ci sarà vaccinazione diffusa fino a metà 2021” – “Non ci aspettiamo di vedere una vaccinazione diffusa fino alla metà del prossimo anno”. Lo ha detto la portavoce dell’Oms, Margaret Harris, in un briefing alla stampa sul Coronavirus a Ginevra, ripreso dal Guardian. “Questa fase 3 richiede più tempo perché dobbiamo vedere quanto il vaccino sia veramente protettivo e quanto sia sicuro”, ha spiegato riferendosi agli studi clinici in corso.
Oms: “No sostegno al vaccino se non efficace e sicuro” – L’Oms “non sosterrà un vaccino contro il Covid se non è sicuro ed efficace”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Lancet: vaccino russo produce anticorpi – Pubblicati sulla rivista Lancet i primi dati sul vaccino russo Sputnik anti-Covid. Secondo quanto riportato dal gruppo di Denis Logunov, dell’Istituto nazionale di ricerca epidemiologica Gamaleya di Mosca, il vaccino avrebbe prodotto una risposta immunitaria in tutti i 76 volontari, adulti sani tra i 18 e 60 anni, coinvolti nelle fasi 1 e 2 della sperimentazione. I risultati, riferiti a due studi condotti tra il 18 giugno e 3 agosto, mostrano che il 100% dei partecipanti ha sviluppato anticorpi contro il virus SarsCov2, senza avere gravi effetti collaterali.
Commissione europea: “Prime dosi del vaccino a novembre” – Entro due mesi potrebbe essere pronto il vaccino noto come Oxford, per il quale è stato firmato un contratto che consente ai Paesi membri di comprare 300 milioni di dosi, con un’opzione per l’eventuale acquisto di altre 100.
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