Coronavirus, ultime notizie dal mondo: tutte le news in tempo reale
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE – Sono oltre 6 milioni e 400mila i casi di Coronavirus accertati nel mondo finora. La pandemia – originatasi in Cina e poi diffusasi in particolare in Occidente – è particolarmente diffusa oggi in Europa, Stati Uniti e Brasile. Qui le ultime news sul Covid-19 in Italia. Di seguito le ultime notizie dal mondo sul Coronavirus di oggi mercoledì 3 giugno 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 21,45 – Spagna, prorogato stato d’allarme fino al 21 giugno. Il Congresso dei deputati, la camera bassa del Parlamento spagnolo, ha approvato la sesta e ultima estensione dello stato d’allarme nel Paese, in vigore dal 14 marzo e ora prorogato per altre due settimane fino al 21 giugno. La proposta avanzata dal governo di coalizione Psoe-Podemos è passata con 177 voti a favore, 155 contrari e 18 astensioni, come riporta El Pais.
Ore 18.40 – Nuovo focolaio in Germania, Gottinga richiude le scuole – Un nuovo focolaio di Coronavirus a Gottinga, in Bassa Sassonia, ha portato alla chiusura delle scuole della città per questa settimana. Lo riferisce la Dpa. È la prima volta che si torna a chiudere le scuole in un’area della Germania dalla fine del lockdown. A partire dal 23 maggio scorso, quindi a lockdown già concluso, si sono registrate 80 nuove infezioni da Coronavirus nella città universitaria tedesca in seguito ad una festa privata tra famiglie numerose dove non si sono rispettate regole e distanze.
Ore 16 – Usa, al via la sperimentazione del primo farmaco anti-Covid. Risultati entro la fine di giugno. La società farmaceutica statunitense Eli Lilly and Company ha annunciato di aver avviato il primo test su uomo di una terapia anticorpale studiata per il trattamento del virus. Qui la notizia completa.
Ore 15,30 – Dopo il boom di morti ora la Svezia fa autocritica: “Potevamo fare di meglio”. La Svezia davanti a oltre 4.400 morti per il Covid ammette che, probabilmente, la situazione poteva essere gestita in modo diverso. “Penso che avremmo potuto fare meglio”, ha dichiarato infatti Anders Tegnell, epidemiologo di Stato nonché colui che ha ideato la risposta svedese al Coronavirus, a una radio. Qui la notizia completa.
Ore 13,00 – Bolsonaro: “Spiace per le vittime, ma moriremo tutti”. “Mi dispiace per le vittime di Covid ma moriremo tutti”. Sono le parole del presidente brasiliano Jair Bolsonaro nel corso di una conversazione con alcuni suoi sostenitori davanti al palazzo presidenziale di Brasilia.
“Abbi fede che cambieremo il Brasile”, è stata la sua risposta quando una donna, sua sostenitrice, ha chiesto una parola di conforto. Il Brasile ha registrato oggi il nuovo record di vittime di Covid-19: 1.262 nelle ultime 24 ore, che portano il bilancio totale a 31.199.
Ore 11,30 – Regno Unito, ex consigliere di Johnson: “Qui il Coronavirus è stato portato da italiani e spagnoli” – Fanno discutere le recenti dichiarazioni del professor Neil Ferguson dell’Imperial College di Londra ed ex consigliere del premier Boris Johnson (fino a quando è finito nella bufera per aver incontrato l’amante in pieno lockdown), che alla Camera dei Lord ha detto che il Coronavirus in Inghilterra “è stato portato da italiani e spagnoli”. “Ci stavamo preoccupando della Cina e di altri Paesi asiatici – ha detto Ferguson durante la sua audizione – mentre è chiaro che c’erano centinaia se non migliaia di persone infette che arrivavano da Italia e Spagna. Ecco perché le cifre della mortalità sono risultate più alte di quanto sperassimo”. Secondo Ferguson, dunque, il pensantissimo bilancio dell’emergenza in Regno Unito, dove le vittime per Covid-19 hanno superato quota 50mila, è stato dovuto soprattutto all’accesso incontrollato di persone da Italia e Spagna nelle prime settimane di marzo, quando in Inghilterra non venivano ancora fatti controlli in entrata.
Ore 10,15 – Austria ipotizza apertura completa a Italia dal 15 giugno – L’Austria potrebbe decidere di riaprire dal 15 giugno tutte le frontiere con l’Italia. È quanto trapela da Vienna dove alle ore 10 è iniziata la tavola rotonda dei ministri austriaci Alexander Schallenberg (Esteri), Karoline Edtstadler (Affari europei), Karl Nehammer (Interni) e Rudolf Anschober (Salute) che decideranno se confermare o meno le restrizioni di viaggio nei confronti di Nazioni limitrofe.
Ore 09,30 – 6,3 milioni di contagi, oltre 380mila decessi mondo – Il virus allenta la sua pressione in Europa ma continua a crescere soprattutto nell’America Latina. Il bilancio mondiale dei casi registrati ufficialmente nei paesi è di 6,384 milioni di contagi nel mondo mentre il numero dei decessi ha superato 380 mila (380.331) secondo i dati aggiornati dalla Johnso Hopkins University che raccoglie le segnalazioni governative da tutto il pianeta. Al primo posto per contagi e morti ci sono sempre gli Stati Uniti, seguiti dal Brasile per numero di casi e dal Regno Unito per decessi.
Ore 07,30 – America Latina ancora epicentro del virus, preoccupa il Brasile – L’America Latina resta la parte del mondo più colpita dal Coronavirus e il Brasile, con i suoi 210 milioni di abitanti, conferma il suo record di paese più colpito, con oltre 555 mila casi. E’ secondo, nel mondo, solo ai quasi 2 milioni degli Usa. Il Brasile ha anche registrato 31.199 decessi ufficiali da Covid-19, ma le stime degli esperti sono concordi nel considerare il numero sottostimato di oltre 10 volte, a causa dei poco numerosi test effettuati soprattutto nelle popolosissime favelas delle grandi città e nei villaggi sperduti dell’Amazzonia. Anche negli altri paesi del Sud America, a partire dal secondo più popoloso, il Messico, l’epidemia continua la sua diffusione, anche i dati ufficiali non riflettono, neanche in questi paesi, la reale situazione. Il Perù (32 milioni di abitanti) risulta il secondo paese più colpito in termini di contagi, 170 mila, ma i morti sono 4.634, mentre il Messico, che di abitanti ne ha 126 milioni, ha 97.326 contagi ufficiali e 10.637 decessi. In Ecuador (popolazione di 17 milioni), che fin dall’inizio dell’emergenza ha avuto difficoltà gravi nella gestione delle sepolture, i contagi sono oltre 40 mila e i decessi ufficiali 3.438. Nei giorni scorsi, l’Oms ha richiamato l’attenzione sui problemi sanitari che questi numeri creano ai sistemi sanitari dell’America latina.
Ore 06.30 – Calcio: 25 positivi in un squadra ucraina, club in quarantena – La squadra di calcio ucraina, Karpaty Lviv, è stata messa in quarantena dopo che 25 persone tra i giocatori e staff sono risultati positivi al nuovo coronavirus. Lo ha reso noto la Premier League del Paese. Tutti i contagiati si sono auto-isolati mentre il club è stato “messo in quarantena per almeno due settimane”, ha spiegato la federazione in una nota. Gli allenamenti sono stati sospesi. Le prossime due partite per la squadra di Leopoli, in programma a metà giugno, sono state annullate. Il Karpaty ha spiegato che 65 persone sono state sottoposte a test per il coronavirus e ha esortato altri club a fare lo stesso con “la massima responsabilità”.
Ore 06.00 – In Brasile superati i 30mila morti – In Brasile i decessi per il coronavirus sono oltre 30mila. Lo hanno reso noto le autorità.I contagi nel Paese sono oltre 500mila.
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: COSA È SUCCESSO IERI
I documenti che inchiodano la Cina: “Tardò a dare informazioni” – Un’inchiesta della Ap su documenti top-secret dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) relativi al Covid-19 e su registrazioni di incontri riservati dei suoi dirigenti, sembra scagionare Tedros Adhanom Ghebreyesus, l’ex-ministro della sanità dell’Etiopia diventato direttore generale del Oms.Le nuove informazioni sembrano indebolire le posizioni di Washington e Pechino. Non c’è dubbio – ed è questa la prima conclusione dell’indagine sull’Oms – che Pechino abbia agito in cattiva fede: non solo per i ritardi nel comunicare l’evoluzione della epidemia, ma soprattutto per la questione del genoma, cioè della mappa genetica del virus.
Superati 150 mila casi in Africa – In Africa il numero dei casi di coronavirus ha superato quota 150 mila dopo che ne sono stati registrati 5.343 nelle ultime 24 ore. Secondo quanto riferito dall’Unione africana, al momento sono 152.442 i contagi e 4.344 morti in 54 Stati. La zona più colpita è l’Africa settentrionale.
Ue ammette, problemi tra Stati riapertura frontiere – “Ci sono ancora problemi e questioni che non sono risolte tra Stati membri, compresa la comunicazione tra vicini che non è perfetta”. Lo ha detto un portavoce della Commissione, Adalbert Jahnz, rispondendo a una domanda sulle polemiche per le modalità con cui paesi come Grecia e Austria hanno riaperto le loro frontiere limitando l’accesso da alcuni Stati membri come l’Italia. “E’ precisamente per questa ragione che il bisogno di coordinamento è costante. Ed è la ragione per cui faremo sforzi supplementari”, ha detto il portavoce, ricordando che la Commissione ha fornito “linee guida sul modo in cui gestire” la riapertura graduale delle frontiere. Secondo l’esecutivo comunitario non deve esserci “nessuna discriminazioni in base alla nazionalità e nessuna discriminazione tra regioni con la stessa situazione epidemiologica”, ha detto il portavoce. In settimana sono previste diverse riunioni a livello tecnico o di ambasciatori per preparare una videoconferenza dei ministri dell’Interno che dovrà affrontare il tema venerdì.
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