Coronavirus, ultime notizie dal mondo: tutte le news in tempo reale
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE – La pandemia di Coronavirus continua a tenere in scacco il pianeta: ieri è stato registrato il record di nuovi casi in un giorno, oltre 197mila. Sono ormai quasi 500mila le vittime, mentre i contagi finora registrati sfiorano i 10 milioni. Qui le ultime notizie sul Covid-19 in Italia. Di seguito le ultime notizie dal mondo sul Coronavirus di oggi, domenica 28 giugno 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 17,00 – Cina, focolaio alle porte di Pechino: nuovo lockdown per 500mila – A causa del Coronavirus, nuovo lockdown, stavolta per mezzo milione di persone, vicino Pechino: ad essere interessata è la contea di Anxin, circa 60 chilometri a sud della capitale, nella provincia dell’Hebei. Pechino è stata colpita da metà giugno da un nuovo focolaio di Covid-19 che le autorità descrivono come “grave e complesso” e dal quale evidentemente non riescono ancora a venire fuori. Nel gigante asiatico l’epidemia era stata praticamente messa sotto controllo, ma la riapparizione di circa 300 nuovi casi nell’arco di due settimane alimenta il timore di una seconda ondata di contagi.
Ore 16,30 – Pechino, mezzo milione di persone in lockdown – Nuovo lockdown, stavolta per mezzo milione di persone, vicino Pechino: ad essere interessata è la contea di Anxin, circa 60 chilometri a sud della capitale, nella provincia dell’Hebei. Pechino è stata colpita da metà giugno da un nuovo focolaio di Covid-19 che le autorità descrivono come “grave e complesso” e dal quale evidentemente non riescono ancora a venire fuori. In Cina cresce il timore di una seconda ondata di contagi.
Ore 14,45 – Regno Unito, Johnson: maxi-piano per il rilancio – Scuole, ospedali, case, strade: il premier britannico, Boris Johnson, vuole varare un piano di rilancio massiccio e spendere decine di miliardi di sterline per salvare l’economia britannica dalla crisi post-pandemia. Lo ha annunciato lo stesso Johnson in un’intervista al The Mail on Sunda. “Dobbiamo costruire il nostro benessere: se il Covid è stato un lampo, noi dobbiamo affrontare il rombo del tuono delle conseguenze economiche. E saremo pronti”, ha sottolineato il premier, sottolineando che vuole “riequilibrare” la ricchezza nel Regno Unito, dopo un “decennio di austerità”, senza aumentare le tasse.
Ore 13,45 – Superati i 10 milioni di casi nel mondo – Sono stati ufficialmente superati i 10 milioni di casi di Coronavirus nel mondo, secondo i dati della Johns Hopkins University. I decessi sono invece poco meno di mezzo milione, 499mila.
Ore 11,55 – Russia, quasi 7mila casi in un giorno – La Russia ha registrato 6.791 nuovi casi di Coronavirus in un giorno, portando il numero totale di contagi a 634.437, mentre i 104 decessi delle ultime 24 ore hanno portato delle vittime della pandemia di Covid-19 a 9.073. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie del Paese. La Russia è attualmente al terzo posto nell’elenco dei Paesi con il maggior numero di casi di Covid-19, dopo Stati Uniti e Brasile.
Ore 10,20 – Iran, mascherine obbligatorie nelle zone a rischio – Il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha annunciato che le mascherine saranno obbligatorie in determinate zone del Paese a partire dalla prossima settima e ha dato alle province più colpite dalla nuova ondata di Coronavirus il via libera per reintrodurre misure restrittive. Indossare la mascherina sarà “obbligatorio negli spazi chiusi dove ci sono assembramenti”, ha dichiarato Rohani durante una conferenza televisiva della task force anti-virus del Paese. La misura entrerà in vigore a partire dalla prossima settimana, e sarà valida fino al 22 luglio e potrà essere estesa se necessario, ha aggiunto.
Ore 09,15 – Brasile: ieri 1.109 nuovi casi, il totale sale a 1,3 milioni – Il ministero della Salute brasiliano ha riportato 1.109 nuovi decessi per Covid-19 sabato, portando il totale dei morti a 57.070. I nuovi contagi sono stati invece 38.693. Il bilancio totale dei casi di Coronavirus è 1,31 milioni.
Ore 07,30 – Usa, oltre 2,5 milioni di casi: 12 Stati frenano le riaperture – Gli Usa hanno superato i 2,5 milioni di contagi da Coronavirus e contano finora oltre 125mila morti a causa della pandemia. Dodici Stati americani hanno frenato la riapertura dopo il lockdown: la nuova ondata di contagi ha costretto, in particolare, Arizona, Arkansas, Delaware, Florida, Idaho, Louisiana, Maine, Nevada, New Mexico, North Carolina, Texas e Washington a rivedere le proprie strategie di de-confinamento.
Ue, manca l’accordo sull’apertura dei confini – Non c’è ancora un accordo fra i paesi dell’Unione europea sulla lista dei paesi extra-Ue ai quali aprire i confini a partire dal primo luglio. Al termine di una lunga riunione dei rappresentanti diplomatici dei 27 Stati membri, è stata messa a punto una lista con un ridotto numero di paesi, sulla quale i singoli paesi dovranno pronunciarsi. Se si raggiungerà una maggioranza qualificata, non ci sarà bisogno di ulteriori incontri, altrimenti sarà necessaria un’altra riunione degli ambasciatori, probabilmente lunedì. Sul tavolo spicca in particolare il dibattito sull’inserimento o meno nella lista di paesi come Cina e Stati Uniti. I viaggi “non essenziali” verso l’Unione europea sono vietati dalla metà di marzo. La misura sarà tolta in modo progressivo, privilegiando i turisti che vengono da paesi la cui situazione epidemiologica è simile o migliore rispetto a quella dell’Unione europea
Von der Leyen: “Da Ue altri 4,9 miliardi per il vaccino” – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha promesso ulteriori 4,9 miliardi di euro dall’Ue per aiutare i Paesi vulnerabili a finanziare il loro recupero dalla pandemia e il piano vaccinazioni. Lo ha fatto nel corso della nuova conferenza dei donatori organizzata al fine di raccogliere fondi per lo sviluppo di nuovi metodi diagnostici, di cura e per un vaccino universale contro il Covid-19. Von der Leyen ha posto l’accento sulla necessità di un approccio multilaterale: “Pensare che puoi sconfiggere questo virus vaccinando solo la tua gente e trascurando gli altri è semplicemente sbagliato. Viviamo in un mondo molto connesso. Nessun Paese potrà tornare alla normalità se gli altri ancora combattono il virus. Avremo dunque innanzitutto bisogno di un vaccino, poi dovremo renderlo accessibile e poi cercare di convincere i Paesi ad alto reddito a prenotare i vaccini non solo per se stessi ma anche per i Paesi a basso e medio reddito”.
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