Coronavirus, le ultime notizie. Primi due casi accertati in Italia. L’Oms: “È emergenza globale”. 170 morti, 1.700 nuovi contagi
L’Oms ha dichiarato “emergenza globale” il coronavirus. La notizia arriva dopo che è salito a 170 il numero dei morti, mentre si registra una impennata dei contagi con 1.700 nuovi casi, che si sommano ai circa 6.000 già accertati. In Italia, intanto, sono stati accertati i primi due casi di coronavirus. Si tratta di una coppia di turisti cinesi giunti a Roma nei giorni scorsi.
“La Cina – ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus – ha preso straordinarie misure per fare fronte all’emergenza del virus 2019-nCoV, ha isolato il virus, lo ha sequenziato e ha condiviso i dati con tutti. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente per tutto questo tempo”.
Per l’Oms, però, non è chiaro quanto sarà grande questa emergenza e quindi bisogna essere preparati ad affrontarla. Da qui la decisione di dichiarare l’emergenza globale.
L’Organizzazione mondiale della sanità, comunque, non raccomanda di limitare “i viaggi, il commercio e il movimento della popolazione e si oppone persino a qualsiasi restrizione di viaggio”.
La raccomandazione dell’Oms è quella di “sostenere i Paesi con sanità debole, accelerare sui vaccini e contrastare la diffusioni di voci infondate”.
Coronavirus: primi due casi accertati in Italia
Sono stati accertati i primi due casi di coronavirus in Italia. Lo ha confermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Conte, inoltre, ha annunciato la chiusura dei voli da e per la Cina con effetto immediato.
I due contagiati sono una coppia di turisti cinesi, che erano stati ricoverati in mattinata all’ospedale Spallanzani di Roma. La coppia, secondo quanto ricostruito, alloggiava nell’hotel Palatino, situato in via Cavour, a Roma, che ora sarà sottoposto a controlli da parte della Asl.
Coronavirus: il bilancio aggiornato dei morti e dei contagiati
Al momento, giovedì 30 gennaio 2020, intanto, i casi già accertati sono saliti a 7.700.
Il numero delle vittime è salito a 170 a causa di 37 decessi nella provincia dell’Hubei, dove si è diffusa la malattia e uno nella provincia sud-occidentale di Sichuan.
Anche il Tibet ha riportato il suo primo caso, ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese. Mentre in Malaysia sono state arrestate quattro persone con l’accusa di aver diffuso sui social media notizie false sull’epidemia di coronavirus. Lo riferisce la Cnn.
I 37 nuovi morti segnano il più alto aumento di decessi giornalieri dall’inizio dell’epidemia e arrivano mentre è in corso un massiccio sforzo di contenimento che sta tenendo bloccate decine di milioni di persone nello Hubei.
La Chinese Football Association, la Federcalcio cinese, ha annunciato in un comunicato di rinviare tutte le partite in programma nel 2020 a causa dell’epidemia del coronavirus di Wuhan.
Il ministro della Salute israeliano ha annunciato che il Paese sarà chiuso per tutti i voli in arrivo dalla Cina, sui timori di una crescita del contagio da coronavirus. “Non consentiremo” ha detto Yaakov Litzman “nel prossimo futuro a nessun volo proveniente dalla Cina di atterrare in questo Paese, nessuno”.
Ikea ha deciso di chiudere in via temporanea tutti i suoi 30 store in Cina. La mossa segue quella di ieri con cui il colosso svedese aveva annunciato la chiusura della metà dei suoi negozi, limitando anche gli orari di apertura di quelli ancora operativi.
“Il mondo intero stia in allerta: deve agire”, ha affermato il capo delle Emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Michael Ryan.
Oggi, giovedì 30 gennaio, una nave Costa crociere è stata fermata al porto di Civitavecchia un caso sospetto di Coronavirus. Le verifiche dei sanitari hanno accertato che si trattava di un falso allarme, ma i passeggeri restano ancora a bordo della nave, che non partirà prima di domani (Qui la notizia completa).
Finisce un incubo per gli italiani di Wuhan, la città epicentro del coronavirus. Parte oggi il volo organizzato dalla Farnesina per rimpatriare i circa 60 connazionali bloccati nella città cinese dopo l’ allarme sulla diffusione del morbo. Potrebbero trascorrere gli eventuali 14 giorni di ‘sorveglianza’ sanitaria in una struttura militare.
Un aereo civile, ma operato dalla Difesa e con a bordo personale medico, decollerà nelle prossime ore per raggiungere la città cinese, focolaio del coronavirus, dove ci sono una settantina di connazionali. E anche se alcuni di loro – si parla di 3-4 casi – potrebbero decidere di restare in Cina, il rimpatrio è previsto al massimo entro venerdì. Al loro arrivo in Italia scatterà il protocollo sanitario.
Il volo è stato organizzato dall’Unità di Crisi della Farnesina, in stretto coordinamento con i Ministeri della Difesa, della Sanità e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzanì: una decisione accolta con soddisfazione e “felicità” che in alcuni momenti ha sfiorato l’euforia tra gli italiani che si trovano a Wuhan.
In Puglia c’è un secondo caso sospetto di coronavirus dopo quello (poi rivelatosi infondato) di una cantante lirica di rientro da un tour in Cina. Lo ha confermato il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. È una cittadina cinese, residente in Salento, che due giorni fa è andata al pronto soccorso dell’ ospedale Vito Fazzi di Lecce con febbre alta e difficoltà respiratorie, riferendo di aver avuto contatti a Roma alcuni suoi connazionali proveniente dalla zona di Whuan in Cina.
“Al di là delle polemiche politiche, c’è tutto il mondo che si sta occupando e preoccupando del virus che dalla Cina si sta diffondendo. Per questo chiediamo con urgenza che oggi stesso qualcuno a nome del governo venga in Aula a rassicurare gli italiani sul fatto che si sta facendo tutto il possibile e l’impossibile per evitare la diffusione anche in Italia di questo terribile virus”. Così Matteo Salvini, leader della Lega è intervenuto in Senato sul coronavirus.
Nella tarda serata di ieri, mercoledì 29 gennaio 2020, un turista cinese è stato ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma con sintomi che fanno sospettare un caso di Coronavirus. Si attendono però i risultati degli esami.
La Russia chiude i confini orientali
La Russia da oggi sospenderà temporaneamente il rilascio dei visti elettronici ai cittadini cinesi per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus. Lo fa sapere il ministero degli Esteri russo citato dall’agenzia Ria Novosti.
Primo caso nelle Filippine
Primo caso di infezione da nuovo coronavirus nelle Filippine. Il ministro della Sanità, Francisco Duque III ha detto in conferenza stampa che il paziente è una donna cinese di 38 anni, di Wuhan, arrivata a Manila il 21 gennaio via Hong Kong, e che ora si trova ricoverata in ospedale. Lo scrive la Cnn filippina.
Tre nuovi casi a Singapore: il numero sale a 10
Il ministero della Salute di Singapore ha confermato altri tre casi di contagio da coronavirus, portando così a 10 il totale delle persone infettate. Tutti e tre i casi riguardano cittadini cinesi provenienti da Wuhan, riferisce la Cnn: sono una coppia sposata – un uomo e una donna, entrambi di 56 anni – e un altro uomo di 56 anni, che si trovano ora in quarantena, dopo aver evidenziato sintomi della malattia durante il viaggio in aereo per Singapore.
Virus Cina: mistero sull’origine dell’infezione
È ancora mistero sull’origine dell’infezione che si è sviluppata in Cina. L’ipotesi avanzata da alcuni ricercatori sul Journal of Medical Virology, ovvero che il virus provenga dai serpenti, sembrerebbe non essere valida.
Secondo i ricercatori del Campus Biomedico di Roma, all’origine del contagio ci sarebbe un pipistrello. L’ epidemiologo Massimo Ciccozzi, infatti, ha affermato: “Può darsi che un altro animale abbia fatto da intermediario, ma è improbabile che sia stato il serpente”.
Ma come è passato il virus all’uomo? Ciccozzi risponde: “Il rischio non sta tanto nel mangiare i pipistrelli, quanto nel macellarli. Toccando il sangue, le secrezioni respiratorie o il guano, il virus è in grado di trasmettersi”.
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