Coronavirus, il parlamento ungherese dà pieni poteri a Orban
Il governo ungherese ha annunciato lo stato d’emergenza per la minaccia rappresentata dall’epidemia del nuovo Coronavirus. Lo ha reso noto Zoltan Kovacs, portavoce del premier Viktor Orban. Nel Paese sono soltanto 447 i contagiati da Coronavirus e 15 le vittime ma il premier Viktor Orban ha chiesto e ottenuto dal Parlamento ungherese pieni poteri per gestire l’emergenza.
Per il governo, si tratta di una misura necessaria per contrastare la pandemia di Coronavirus ma i critici hanno attaccato la normativa, sostenendo che dà al leader ultra-nazionalista poteri illimitati che verranno usati per rafforzare la sua presa sul Paese piuttosto che contrastare la diffusione del Covid-19. Così, l’esecutivo di Orban potrà governare attraverso decreti per tutto il tempo che resterà in vigore lo stato d’emergenza decretato l’11 marzo, superando la prevista approvazione dei parlamentari.
Inoltre, la legge introduce condanne fino a 5 anni di carcere per chiunque, giornalisti compresi, diffonda falsità sul virus o le misure per contrastarlo, una definizione che spaventa ulteriormente gli attivisti per la libertà di informazione. Nei termini della legge, Orban, senza limitazione di tempo, può governare sulla base di decreti, chiudere il Parlamento, cambiare o sospendere leggi esistenti e ha la facoltà di bloccare le elezioni. Spetta a lui determinare quando finirà lo stato di emergenza. La legge è passata con 138 voti favorevoli contro 53 contrari. L’opposizione ha cercato di far inserire nel testo una limitazione temporale di 90 giorni, garantendo in cambio il suo appoggio, ma Orban ha rifiutato.
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