Coronavirus, Paesi a rischio seconda ondata
Quali sono i Paesi che rischiano di più una seconda ondata di contagi di Coronavirus? Una risposta a questa domanda arriva da un’accurata analisi compiuta dal Guardian mettendo in correlazione i dati sul Covid-19 e lo strumento di tracciamento della risposta dei governi elaborato dall’Università di Oxford, The Oxford Covid-19 Government Response Tracker.
L’analisi riguarda 45 Paesi che fino ad oggi hanno registrato più di 25mila casi di Coronavirus ed evidenzia che tra essi 21 al momento hanno fornito risposte “rilassate”, approcci meno rigorosi alla pandemia. Di questi, 10 risultano essere i più esposti al rischio di una seconda ondata.
Ovviamente l’Italia, come la Spagna, rientra nella categoria dei 45 Paesi maggiormente colpiti dal Covid-19, ma da noi il rigido lockdown e l’allentamento graduale delle misure di contrasto alla diffusione del contagio hanno significativamente rallentato la corsa del virus, evitandoci di essere nella lista delle zone più a rischio.
L’analisi indica tra i Paesi più esposti a una seconda ondata Germania, Ucraina, Stati Uniti, Svizzera, Bangladesh, Francia, Svezia, Iran, Indonesia e Arabia Saudita. La Germania è alle prese con inattesi focolai, l’Arabia Saudita e l’Iran vivono nuovi picchi dopo aver allenato le misure di blocco. Gli Usa stanno registrando il maggiore aumento di infezioni da aprile.
Un Paese è stato classificato come “rilassato” nel contrasto al Coronavirus se il suo punteggio dell’indice di rigidità è risultato inferiore a 70 su 100, secondo gli ultimi dati del tracker dell’Università di Oxford. Il tracker valuta le campagne di informazione pubblica dei paesi, le misure di contenimento e le chiusure dando un punteggio di 100 come indice di rigore.
Secondo il Guardian l’Italia rientra tra i Paesi in ripresa dopo essersi rilassati. La lista comprende anche Turchia, Belgio, Canada, Polonia, Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Bielorussia, Spagna, Singapore e Paesi Bassi.
Tra i 45 Paesi ne vengono infine indicati 7 che sono ancora in lockdown, con un punteggio di rigidità compreso tra 70 e 80, ma vedono crescere il numero di contagi: Repubblica Dominicana, Cile, India, Sudafrica, Portogallo, Brasile ed Egitto. Altri 5 Paesi mantengono lo stesso livello di rigore ma vedono la loro politica ripagata da un calo del numero di casi settimanali: Afghanistan, Irlanda, Regno Unito, Russia e Messico.
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