L’importanza della mascherina? L’esperimento in laboratorio non lascia dubbi | VIDEO
È ancora utile e necessario indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale? Sì, come dimostra un esperimento realizzato da un laboratorio americano il cui video ha fatto il giro del mondo. Se in questa Fase 3 molti italiani sembrano aver abbassato la guardia e anche tra i virologi ci sono dispute sulla reale potenza del Coronavirus, questo test ci fa capire come ancora la battaglia contro il Covid non è vinta.
“È incredibile quanto bene possa fare una piccola maschera!”. Questo lo slogan con cui è stata lanciata sui social la simulazione realizzata dal laboratorio di microbiologia clinica del Providence Sacred Heart Medical Center di Spokane, negli Stati Uniti. Una dimostrazione di come i virus, e quindi anche il Covid-19, possano facilmente trasmettersi attraverso i droplet, cioè le goccioline che emettiamo in diverse situazioni: parlando, starnutendo, tossendo.
Per questo mascherine e distanziamento sociale sono fondamentali per proteggere chi ci sta attorno da un potenziale contagio. Richard Davis realizzando quest’esperimento ha raccolto le goccioline provenienti dalla bocca e dalla gola dopo aver tossito, parlato, cantato e starnutito. Lo studioso ha poi osservato come si moltiplicano in 24 ore i batteri sulle piastre di coltura: il risultato con e senza mascherina chirurgica è lampante e incredibile. In un secondo esperimento si è concentrato sulla distanza.
What does a mask do? Blocks respiratory droplets coming from your mouth and throat.
Two simple demos:
First, I sneezed, sang, talked & coughed toward an agar culture plate with or without a mask. Bacteria colonies show where droplets landed. A mask blocks virtually all of them. pic.twitter.com/ETUD9DFmgU
— Rich Davis, PhD, D(ABMM), MLS 🦠🔬🧫 (@richdavisphd) June 26, 2020
“Ho starnutito, cantato, parlato e tossito verso una piastra con o senza mascherina. Le colonie di batteri mostrano dove le goccioline sono cadute. Una mascherina le blocca sostanzialmente”, scrive Davis sui social commentando il grande successo del suo esperimento. Da sottolineare come la simulazione non faccia riferimento alla presenza del Coronavirus nelle goccioline, ma di batteri generici nelle ‘droplets’. A tal proposito spiega: “I batteri sono incredibilmente diversi dai virus. Ma visto che si ritiene che il Covid-19 si diffonda soprattutto attraverso le droplets, sfrutto la presenza di batteri nelle droplets per mostrare dove vanno”. La mascherina utilizzata da Davis nell’esperimento, che lui stesso riconosce come empirico e con alcuni limiti, è una chirurgica.
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