Coronavirus, le limitazioni all’estero per gli italiani paese per paese
Dopo i casi di coronavirus emersi nel nostro paese, diversi Stati hanno preso delle misure che prevedono controlli aggiuntivi o limitazioni per gli italiani che si recano all’estero. La decisione, presa da numerosi paesi tra cui Slovenia, Giordania, Seychelles, Iraq, è stata criticata dal premier Giuseppe Conte.
“L’Italia, grazie al suo sistema sanitario d’eccellenza e ad una politica sanitaria di massima tutela e rigore, può mandare i suoi cittadini in giro tranquillamente”, ha commentato il premier. Sarebbe ingiusto che arrivassero limitazioni da parte di stati esteri. Non lo possiamo accettare. I nostri concittadini possono partire sicuri, per loro e per gli altri”, ha aggiunto Conte parlando dalla Protezione Civile.
Ecco le contromisure sono state messe in atto verso gli italiani all’estero nei diversi paesi, a causa del coronavirus:
Slovenia
La Slovenia sta considerando la possibilità di bloccare gli accessi da parte dell’Italia. Per il momento ha introdotto nuovi controlli sanitari per i passeggeri provenienti da Lombardia e Veneto ai confini terrestri, nei porti e aeroporti. L’Università di Lubiana intanto ha diffuso una nota con cui invita gli studenti, professori e impiegati dell’ateneo che negli ultimi dieci giorni sono stati nelle aree dei focolai italiani a rimanere a casa per le prossime due settimane.
Romania
Le autorità romene stanno adottando misure di controllo e quarantena domiciliare di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dalle località colpite dal coronavirus. In particolare, all’arrivo in Romania, tutti i viaggiatori asintomatici delle aree maggiormente interessate, rispettivamente la provincia cinese dell’Hubei e le località italiane oggetto di specifica ordinanza della Lombardia e del Veneto, saranno collocati direttamente in quarantena, per un periodo per 14 giorni. Ai viaggiatori provenienti da altre località delle regioni Lombardia e Veneto sarà richiesto un isolamento volontario domiciliare per 14 giorni dall’arrivo in Romania.
Repubblica Ceca
I primi gate speciali per gli arrivi dall’Italia sono stati attivati all’aeroporto internazionale di Praga. “Per gli arrivi dall’Italia saranno riservati gate con screening mirati e misure igieniche rafforzate”, si legge sul profilo Twitter dell’aeroporto dopo i casi di coronavirus registrati nel Nord Italia.
Bulgaria
La Bulgarian Airlines, compagnia di bandiera di Sofia, ha sospeso tutti i voli da e per Milano fino al 27 marzo. A riferirlo è la stessa compagnia in una nota, specificando che i passeggeri già in possesso di biglietti possono chiedere il rimborso o programmare altre date per i loro viaggi.
Il vicepresidente del Centro nazionale di crisi, istituito per combattere l’epidemia in Bulgaria, Anghel Kancev, ha spiegato che non tutte le aree in Italia sono rischiose e che non è necessario che ogni persona che è stata nel nostro paese sia sottoposta al test. “Sono trentasette a settimana i voli dall’Italia verso la Bulgaria, viaggiano tra 4mila e 5mila persone. Non ha senso sottoporre tutti ai test per il Covid 19 se non ne hanno sintomi”, ha detto.
Regno Unito
Il Foreign Office britannico impone la quarantena per 14 giorni, a scopo precauzionale, a tutti coloro che arrivano arrivano dai paesi della Lombardia e del Veneto sottoposti a isolamento per decisione del governo italiano, anche se privi di sintomi.
Previsto “l’auto-isolamento” anche per chi proviene dal nord Italia (a nord di Pisa, Firenze e Rimini) e presenti sintomi “anche leggeri” di un potenziale contagio da coronavirus.
Seychelles
Le autorità locali hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni. Analogamente, i passeggeri che arrivano via mare non potranno sbarcare se sono stati Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni. Lo si legge in un aggiornamento sul sito di Viaggiare Sicuri gestito dall’Unità di Crisi della Farnesina.
Iraq
Il divieto all’ingresso in Iraq è stato stabilito per tutti gli italiani e i viaggiatori in arrivo dall’Italia. Prorogato inoltre a tempo indeterminato l’ingresso nel Paese ai viaggiatori in arrivo da Cina e Iran. Divieti analoghi per chi arriva da Thailandia, Corea del Sud, Giappone e Singapore.
Kuwait
Il Kuwait è stato il primo paese nel mondo a sospendere tutti i voli da e per l’Italia oltre che Corea del Sud e alla Thailandia. Tutti gli stranieri che hanno visitato tali Paesi nelle ultime due settimane non potranno entrare in Kuwait. Non saranno emessi nuovi visti, mentre per i kuwaitiani di rientro sarà necessaria una quarantena.
Giordania
La Giordania ha deciso di vietare l’ingresso nel Paese ai viaggiatori provenienti dall’Italia, salvo i cittadini giordani. Nei giorni scorsi aveva già proibito l’entrata ai passeggeri arrivati da Cina, Corea del Sud e Iran.
Colombia
I viaggiatori provenienti dall’Italia saranno sottoposti a “controlli mirati” in Colombia a causa della diffusione del coronavirus nel paese. La misura si estende anche ai passeggeri provenienti da Cina, Giappone, Corea del Sud, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Malesia e Thailandia, secondo quanto riferito dall’agenzia migratoria Migracion Colombia. Sulla base del protocollo stabilito dal ministero della Salute, al loro arrivo nel paese i visitatori saranno “sottoposti a indagine” per sapere se “sono stati in uno degli otto paesi sotto controllo negli ultimi 14 giorni”. In caso positivo, i viaggiatori saranno messi a disposizione della Sanità portuale, che valuterà ogni caso per decidere se alcune di queste persone saranno portare ai centri sanitari.
Argentina
A seguito della diffusione del Covid-19 (Nuovo coronavirus), le Autorità argentine hanno adottato misure di prevenzione. Per i passeggeri in arrivo dall’Italia è prevista la firma di un’apposita autodichiarazione per ogni passeggero, nonché controlli a campione della temperatura corporea.
Brasile
L’Anvisa (Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria del Ministero della salute brasiliano) ha adottato una procedura di controllo sui voli diretti in arrivo dall’Italia presso l’Aeroporto internazionale di San Paolo, che prevede la salita a bordo di alcuni ispettori dell’agenzia, la formulazione di una serie di domande a fini di sanità pubblica, in particolare all’equipaggio, e la lettura, da parte del personale di bordo ai passeggeri, prima dello sbarco, di un messaggio informativo che richiama misure preventive per evitare la trasmissione della malattia e la necessità di rivolgersi ad un medico nel caso in cui si registrino sintomi quali febbre, tosse o difficoltà respiratori.
Australia
L’Australia consiglia un “elevato grado di cautela” ai propri cittadini che dovessero recarsi in Lombardia e Veneto a causa del “rischio aumentato” di contrarre il coronavirus. Nel resto d’Italia sono considerate sufficienti le “normali norme di sicurezza”.
Controlli aggiuntivi per gli italiani all’estero a causa del coronavirus sono stati previsti anche in Montenegro, Lituania, Egitto, Ucraina. Qui tutti gli aggiornamenti sui provvedimenti paese per paese.