Coronavirus in Francia, il discorso di Macron alla nazione
La Francia corre ai ripari contro l’emergenza Coronavirus: dopo la chiusura delle scuole, entrata in vigore da oggi, il presidente Emmanuel Macron stasera ha esposto in una conferenza stampa le nuove misure per arginare l’epidemia. Provvedimenti che ricalcano esattamente quelli emessi in Italia nei giorni scorsi: niente spostamenti per 15 giorni a partire da domani a mezzogiorno e richiesta alle imprese di agevolare forme di smart-working. A ciò si aggiunge il rinvio del secondo turno delle elezioni comunali (il primo turno si è tenuto ieri nonostante le polemiche della vigilia).
“Ho deciso di rafforzare le misure per ridurre i nostri viaggi – ha detto Macron nel suo discorso – a ciò che è strettamente necessario. A partire da mezzogiorno di domani, e per almeno 15 giorni, i nostri viaggi saranno notevolmente ridotti. Non saranno più consentite riunioni familiari o tra amici, ma solo spostamenti necessari come quelli per andare a fare la spesa, farsi curare o andare a lavoro quando non è possibile farlo da casa”.
Macron si è anche rivolto a tutti quei cittadini che in questi giorni, nonostante le raccomandazioni del governo, hanno affollato i luoghi pubblici non mantenendo le distanze di sicurezza: “A tutti coloro che hanno sfidato le raccomandazioni – ha dichiarato il capo dell’Eliseo – dico che non solo non state tutelando la vostra salute, ma neanche quella degli altri. Anche se non avete alcun sintomo, rischiate di mettere in pericolo gli altri”. “So – ha concluso Macron – cosa significa rinunciare a vedere i propri cari: è molto difficile, ma questo non deve impedirci di mantenere vivi i legami. Siamo in guerra. Vi chiedo di rimanere a casa. Il mancato rispetto delle nuove regole verrà sanzionato”.
In Francia, finora, sono stati registrati oltre 5mila casi di Coronavirus: tra questi, ci sono oltre 120 morti e circa 400 pazienti ricoverati in terapia intensiva. Dati che già stamattina il direttore generale del ministero Sanità, Jerome Salomon, aveva definito “molto preoccupanti”. Per questo, per tutta la giornata di oggi, c’è stata grande attesa per le parole di Macron. Alla vigilia, si pensava che il presidente francese ordinasse l’isolamento di due dipartimenti (Grand-Est e Ile-de-France, che comprende Parigi), oltre al rinvio del ballottaggio delle comunali. Alla fine, invece, il presidente ha scelto di chiudere l’intero Paese.
Migliaia di cittadini in fuga da Parigi
Nel frattempo, per tutta la giornata di oggi si è assistito a un vera e propria fuga da Parigi (un po’ come era avvenuto in Lombardia alla vigilia del decreto del 9 marzo). I francesi della capitale, infatti, hanno iniziato ad allontanarsi dall’Ile-de-France prima che le annunciate misure del governo divenissero effettive. Di conseguenza, sono stati presi d’assalto gli ultimi voli rimasti, oltre alle varie stazioni.
Già in giornata, a Parigi, era stata annunciata la chiusura di parchi, giardini e, addirittura, zoo, oltre a quella di bar e ristoranti dei giorni scorsi. Sospeso inoltre il restauro della cattedrale di Notre-Dame. Chi ne ha avuto la possibilità, dunque, ha deciso di lasciare la Ville Lumiere recandosi nelle seconde case in altre regioni, con l’idea di ritornare in città quando l’emergenza Coronavirus sarà rientrata.
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