Coronavirus, come cambiano le città
Città deserte in tutta Europa per il Coronvirus. Le ore in cui il traffico riempie le strade dei mezzi di chi va al lavoro sono vuote, pochissimi passanti in giro e a passo frettoloso. Qualcuno provava ad allenarsi, rigorosamente in solitudine, facendo jogging, ma ora in Italia anche questo è proibito. Qualcun altro porta a spasso il cane. Saltato del tutto il rito del caffè e della brioche al bar. Poche automobili in giro, rare persone alle fermate degli autobus.
Queste sono le città europee ai tempi del Covid-19. Immagini paragonabili a quelle di una domenica mattina molto presto o a un coprifuoco inaspettato. Il Colosseo a Roma per esempio è uno dei monumenti più visitati del mondo e per entrarci si fanno normalmente anche ore di coda. Adesso è vuoto.
Per non parlare di Venezia, dove il traffico in Laguna nelle ore di punta è incredibile. Adesso, dall’alto non si vedono barche. E l’acqua nei canali è addirittura tornata trasparente.
Anche i confini sono cambiati: tra Austria e Ungheria erano migliaia i camion in fila nei giorni precedenti alla pandemia. Ora la strada è libera.
Lo stesso vale per il Portogallo. Nella piazza principale di Lisbona si ritrovano di solito giovani da tutto il mondo per fare sport, leggere un libro, una birra in un bar. La piazza è ora deserta.
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