Spaventa la diffusione del Coronavirus nel Regno Unito che ora comincia a fronteggiare una vera e propria emergenza sanitaria. Gli ospedali della capitale sono affollati da quello che Chris Hopson, funzionario del sistema sanitario britannico, ha definito uno “tsunami continuo” di pazienti gravi. Dopo aver “aumentato” in modo massiccio la capacità di terapia intensiva nelle ultime settimane, gli ospedali di Londra si trovano adesso ad affrontare “un’esplosione” nel numero di “pazienti gravemente malati”, “una specie di tsunami continuo”, ha detto Hopson a Radio 4.
Notizie che non sorprendono soprattutto considerano lo studio shock condotto dall’ Oxford eriportato dal Financial Times: “Il 50% dei britannici e dei residenti in Regno Unito potrebbe aver già contratto e/o superato il coronavirus”. Ossia oltre 30 milioni di persone.
Secondo la professoressa Sunetra Gupta, a capo del team di scienziati, la stima è realistica anche comparando il numero di morti, 422, e dei ricoverati sinora in Regno Unito per Coronavirus con quelli, molto più gravi, italiani. Per l’università di Oxford, che sottolinea come il virus abbia sintomi leggeri o quasi impercettibili per una larga fetta di popolazione, solo una persona su mille contagiata avrebbe bisogno di un ricovero: “Ma dobbiamo immediatamente condurre test su ampia scala per avere conferma esatta dello stadio dell’epidemia”, dice Gupta al Financial Times. Qualche giorno fa Boris Johnson ha promesso in tempi rapidi 25mila tamponi al giorno, ma ancora non si vedono le conseguenze pratiche del suo annuncio.
Al momento il virus ha colpito anche il Principe Carlo. L’erede al trono d’Inghilterra è risultato positivo al tampone a cui è stato sottoposto dopo aver accusato i sintomi tipici della malattia. A darne notizia oggi, mercoledì 25 marzo, la stessa casa reale britannica attraverso il proprio portavoce.
Le condizioni di salute del Principe comunque al momento non desterebbero preoccupazioni. Il Principe Carlo “ha mostrato sintomi lievi della malattia, ma per il resto rimane in buona salute” ha spiegato infatti un portavoce della casa reale britannica, aggiungendo che anche la Duchessa di Cornovaglia e seconda moglie di Carlo, Camilla, è stata sottoposta al test che però è risultato negativo.