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    La Corea del Nord ha testato una “nuova arma tattica”: Kim soddisfatto

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 18 Apr. 2019 alle 11:22 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:08

    La Corea del Nord torna a testare nuove armi. Secondo quanto riportano i media internazionali, infatti, nei giorni scorsi il paese asiatico ha testato una nuova arma “tattica” guidata.

    Il test è “perfettamente riuscito” e il nuovo dispositivo militare si caratterizza “per il design, le capacità di guida del volo e il carico di una testata”. Con la grande soddisfazione del leader Kim Jong-un, che ha assistito alle operazioni e ha poi parlato di un “evento di grande importanza”.

    Si tratta del primo test pubblico condotto dalla Nord Corea dall’ultimo vertice con gli Stati Uniti, tenutosi nel febbraio scorso e concluso senza nessun accordo tra Kim e Donald Trump. Il leader nordcoreano, rieletto solo qualche giorno fa, nello stallo dei negoziati sulla denuclearizzazione del suo paese ha annunciato un nuovo test consistente di armi. Cosa che non succedeva da novembre 2018.

    Al momento, non sono state fornite indicazioni sul tipo di arma testata dalla Corea del Nord. Tuttavia, il fatto che sia stata definita “tattica” fa pensare a un’arma a corto raggio. Dunque non un missile balistico a lungo raggio, come quelli che gli Usa percepiscono come una piena minaccia.

    Secondo quanto dichiarato da Kim Jong-un, il test rappresenta “un evento di forte valore nell’aumento della capacità di combattimento” delle forze armate nordcoreane.

    Nonostante non si tratti di una mossa apertamente aggressiva nei confronti degli Stati Uniti, gli analisti internazionali considerano il nuovo test della Corea del Nord come un messaggio a Trump. Affinché riprendano attivamente i negoziati sulla denuclearizzazione e anche, dal punto di vista di Kim, sull’allentamento delle sanzioni.

    Nel frattempo, il paese asiatico ha anche fatto un altro passo importante sui negoziati. La Corea del Nord, infatti, ha chiesto ufficialmente agli Usa di sostituire il segretario di Stato Mike Pompeo con un “più accorto e maturo” negoziatore.

    Il capo della diplomazia Usa è stato accusato da Hanoi di incapacità di comprensione delle posizioni nordcoreane. Se Pompeo, ha dichiarato un funzionario del ministero degli Esteri della Nord Corea, “infila il naso, i colloqui tra i due paesi finiscono senza risultati, anche quando partono da un punto vicino al successo”.

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