La Corea del Nord ha definito le ultime sanzioni imposte al paese da parte delle Nazioni Unite come un “atto di guerra”.
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Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha imposto le nuove sanzioni lo scorso 22 dicembre in risposta ai test missilistici di Pyongyang.
La risoluzione redatta dagli Stati Uniti e sostenuta all’unanimità da tutti i 15 membri del Consiglio di sicurezza include misure per ridurre le importazioni di petrolio dalla Corea del Nord fino al 90 per cento.
La Corea del Nord è già soggetta a una serie di sanzioni da parte degli Stati Uniti, delle Nazioni Unite e dell’Ue.
Pyongyang ha definito la decisione una ” violenta violazione della sovranità della nostra repubblica e un atto di guerra che distrugge la pace e la stabilità della penisola coreana e di una vasta regione”.
“Consolideremo ulteriormente la nostra deterrenza nucleare di autodifesa finalizzata a sradicare le minacce nucleari statunitensi, i ricatti e le mosse ostili, stabilendo l’equilibrio della forza con gli Stati Uniti”.
Le nuove sanzioni:
• Le consegne di prodotti petroliferi saranno limitate a 500.000 barili all’anno e il greggio a quattro milioni di barili all’anno
• Tutti i cittadini nordcoreani che lavorano all’estero dovranno rientrare a casa entro 24 mesi, limitando una fonte vitale di valuta estera
• Il divieto di esportazione di beni nordcoreani, come macchinari e apparecchiature elettriche
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva già minacciato di “distruggere totalmente” la Corea del Nord se questa avesse lanciato un attacco nucleare.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha definito il presidente americano “mentalmente squilibrato”.
La Corea del Nord ha detto che le nuove sanzioni renderanno solo più rapido il suo programma nucleare.
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