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    La Corea del Nord invia palloncini carichi di feci e spazzatura in Corea del Sud. Seul: “Fermatevi”

    Credit: Yonhap / AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 29 Mag. 2024 alle 13:06

    La Corea del Sud accusa la Corea del Nord di aver inviato nel Paese dei palloncini aerostatici che trasportano spazzatura e letame. Si tratterebbe di una risposta del regime di Pyongyang ai volantini anti-nordcoreani inviati negli ultimi anni da alcuni attivisti dalla Corea del Sud a quella del Nord.

    Il Governo di Seul ha avvertito i residenti che vivono vicino al confine di stare in allerta e ha allertato l’unità militare di ordigni esplosivi e la squadra di risposta alla guerra chimica e biologica per ispezionare e raccogliere gli oggetti. Finora sono stati contati oltre 150 palloncini. Alcuni sono atterrati sul suolo, mentre altri sono ancora in aria.

    Agganciati ad essi ci sono sacchetti contenenti vari rifiuti, tra cui bottiglie di plastica, batterie, parti di scarpe e quello che si ritiene essere letame.

    “Questi atti della Corea del Nord violano chiaramente il diritto internazionale e minacciano seriamente la sicurezza del nostro popolo”, ha affermato un funzionario dei capi di stato maggiore congiunti sudcoreano, citato dall’agenzia di stampa Yonhap. Le autorità di Seul hanno intimato alla Corea del Nord “di fermare immediatamente questi atti disumani e volgari”.

    I palloncini sono arrivati ​​dopo che Kim Kang-il, viceministro della Difesa nordcoreano, aveva avvertito che il regime di Pyongyang avrebbe reagito ai volantini propagandistici provenienti da Sud. “Cumuli di carta straccia e sporcizia saranno presto sparsi sulle zone di confine e all’interno della Repubblica di Corea e si potrà sperimentare direttamente quanto sforzo sia necessario per rimuoverli”, ha dichiarato il viceministro in una dichiarazione diffusa domenica scorsa dall’agenzia di stampa statale Kcna.

    Per anni, attivisti sudcoreani e disertori nordcoreani hanno inviato in Corea del Nord palloncini che trasportavano volantini critici verso il regime e in cui esortava alla ribellione. Ma tra gli oggetti inviati c’erano anche chiavette Usb contenenti video musicali K-pop, genere musicale vietato nel Nord.

    Nel 2020 il Governo sudcoreano, guidato dal presidente liberale Moon Jae-in, aveva bollato queste iniziative come una provocazione inutile nei confronti di Pyongyang e aveva varato una legge che vietava le campagne di volantinaggio transfrontaliere. L’anno scorso, tuttavia, la Corte costituzionale della Corea del Sud ha annullato la legge definendola un’eccessiva restrizione alla libertà di parola.

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