Gli Stati Uniti sono sicuri: Kim Jong-nam, fratellastro del leader supremo della Corea del Nord Kim Jong-un, è stato ucciso su ordine del governo di Pyongyang utilizzando un’arma chimica vietata.
È quanto afferma un documento del Dipartimento di stato americano, che condanna duramente la “natura spericolata” della Corea del Nord e annuncia nuove sanzioni contro il regime.
Kim Jong-nam fu ucciso il 13 febbraio 2017 all’aeroporto di Kuala Lumpur, in Malesia. Il fratellastro di Kim Jong-un fu avvicinato da due donne, prima di crollare improvvisamente a terra.
Le due, una vietnamita di 29 anni e una indonesiana di 25, furono arrestate con l’accusa di omicidio.
Le analisi effettuate dalla polizia malese stabilirono che a provocare la morte dell’uomo fu gas nervino, in particolare l’agente Vx, utilizzato già in passato dai sicari nordcoreani.
Il 2 ottobre 2017 si è aperto a Kuala Lumpur il processo che vede imputate le due donne. Entrambe si sono dichiarate non colpevoli e hanno sempre sostenuto che, quando hanno avvicinato Kim Jong-nam, credevano di partecipare a un reality show.
Entrambe rischiano la pena di morte.
Gli Stati Uniti hanno costantemente accusato la Corea del Nord di aver ordinato l’assassinio di Kim Jong-nam, ma da Pyongyang è stato sempre stato negato qualsiasi coinvolgimento.
Ora il Dipartimento di stato americano afferma in un documento ufficiale di aver stabilito che il governo nordcoreano ha utilizzato l’agente chimico Vx per uccidere il fratellastro del leader del paese.
Secondo Washington, il regime ha dunque violato le leggi sul controllo delle armi chimiche e biologiche e sarà colpito con nuove sanzioni.
“Questa dimostrazione pubblica di disprezzo per le norme universali contro l’uso di armi chimiche dimostra ulteriormente la natura spericolata della Corea del Nord e sottolinea che non possiamo permetterci di tollerare un programma WMD (nucleare, ndr) della Corea del Nord di alcun tipo”, si legge nel documento del Dipartimento di stato.
L’attacco da parte Usa arriva in un momento cruciale delle relazioni tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, proprio quando sembrava che si stesse andando verso una distensione dei rapporti.
Il 6 marzo 2018, il leader nordcoerano Kim Jong-un ha fatto sapere che ad aprile incontrerà il suo omologo sudcoreano, Moon Jae-in, a Panmunjom sul confine militarizzato tra i due paesi.
Sarà primo vertice tra le due Coree da oltre un decennio e il primo da quando Kim Jong-un ha preso il potere nel Nord.
Il presidente americano, Donald Trump, aveva commentato la notizia con un tweet nel quale ha esultato per i “possibili progressi” nel dialogo con la Corea del Nord. “Il mondo guarda e aspetta”, ha detto Trump.
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