La Corea del Nord ha giustiziato a colpi di contraerea almeno cinque funzionari dei servizi segreti.
Il capo dell’agenzia Kim Wong-hong è agli arresti domiciliari. L’accusa è quella di aver presentato un rapporto falso al leader Kim Jong-un. La notizia è stata comunicata in un’audizione parlamentare dall’agenzia di intelligence nordcoreana.
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Kim Wong-hong, che guidava il ministero della Sicurezza statale, è stato rimosso dal suo incarico a metà gennaio. L’indagine che ha portato alla sua incriminazione è stata condotta dal Partito dei lavoratori che ha rivelato un abuso della sua autorità nella realizzazione del rapporto.
Le indiscrezioni sull’ispezione che ha portato all’epurazione del capo dei servizi sono state comunicate dal ministero dell’Unificazione di Seoul. Il ministero della Sicurezza statale è da sempre impegnato in Corea del Nord nella ricerca di possibili oppositori e spie del regime.
Kim è stato alla guida dell’agenzia dal 2012 e ha guidato l’operazione che ha portato all’esecuzione di Jang Song-thaek, zio e tutore del numero uno di Pyongyang nel 2013.
Secondo quanto riporta l’agenzia Yonhap, a seguito dell’epurazione, Kim Jong-un ha disposto di far rimuovere la statua del padre Kim Jong-il dalla sede centrale dei servizi “perché indegna di un onore del genere”.
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