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    Corea del Sud, accoltellato il leader dell’opposizione Lee Jae-myung: “Non è in pericolo di vita” | VIDEO

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 2 Gen. 2024 alle 12:09

    Corea del Sud, accoltellato il leader dell’opposizione Lee Jae-myung

    Durante una visita nella città portuale di Busan, Lee Jae-myung, capo del partito d’opposizione in Corea del Sud, è stato vittima di un’aggressione. Mentre si trovava presso il cantiere di un aeroporto, infatti, Lee Jae-myung è stato improvvisamente pugnalato sul lato sinistro del collo da un individuo arrestato subito dopo l’attacco. L’aggressione è avvenuta mentre Lee era circondato dai giornalisti, ai quali stava rispondendo. L’aggressore si è avvicinato fingendo di essere un sostenitore di Lee, ma è stato rapidamente fermato e arrestato sul posto. Secondo i media locali, si tratta di un uomo di età compresa tra i 50 ei 60 anni, che indossava una corona di carta con il nome di Lee.

    Le televisioni sudcoreane hanno ripreso l’attacco, mostrando Lee che cade a terra e successivamente giace con gli occhi chiusi, mentre le persone intorno a lui cercano di porre un fazzoletto sul suo collo ferito. Dopo circa 20 minuti dall’aggressione, è stato trasportato in ospedale e successivamente in elicottero a Seul per un intervento chirurgico. Fonti mediche hanno confermato che al momento non è in pericolo di vita.

    Lee, che ha quasi vinto le elezioni presidenziali del 2022, è stato descritto dai suoi sostenitori come un eroe anti-establishment con un impegno per eliminare la corruzione e affrontare l’aumento delle disuguaglianze economiche. Tuttavia, alcuni critici lo considerano un pericoloso populista, accusato di demonizzare gli oppositori conservatori. La sua carriera politica è stata segnata da scandali, inclusa un’accusa di corruzione mentre era sindaco di Seongnam. Il suo Partito Democratico si prepara ad affrontare le elezioni parlamentari di aprile contro il partito di Yoon, l’attuale presidente.

    Questa aggressione politica non è un evento isolato nella storia sudcoreana. Precedenti casi includono l’attacco con un martello al predecessore di Lee, Song Young-gil, e un’aggressione con un coltello all’ambasciatore americano Mark Lippert nel 2015. Nel 2006, l’allora leader conservatore del partito d’opposizione, Park Geun-hye, fu ferito durante una manifestazione politica.

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