La Corea del Nord ha testato ieri “con successo” un “lanciatore di razzi multiplo super-large” di cui è stata “verificata la perfezione”. Lo stesso leader Kim Jong-un, riferisce la Kcna, ha espresso “soddisfazione per la prova” e ha inviato le sue congratulazioni agli scienziati dell’Accademia delle scienze della Difesa per “lo sviluppo dei muscoli militari di auto-difesa del Paese”.
Seul ha stimato ieri che i due razzi sono stati lanciati dalla regione occidentale verso il mar del Giappone per una gittata di circa 370 chilometri.
“L’Accademia delle scienze della Difesa è riuscita a ottenere un’altra prova di successo di un lanciatore di razzi multiplo ‘super-large'”, ha riportato la Kcna, secondo cui “la perfezione del sistema è stata verificata attraverso il test finalizzato a distruggere completamente il nemico e i target designati con attacchi a sorpresa”.
Il dispaccio non menziona, come invece fatto in passato, la supervisione del leader alle operazioni che hanno rappresentato la 12esima sperimentazione del suo genere nel 2019 e la prima dal 2 ottobre, quando il Nord rivendicò il successo del missile a lancio sottomarino, noto come Pukguksong-3, dalle acque al largo della costa orientale.
I precedenti 10 test hanno riguardato vettori a corto raggio, inclusa una versione nordcoreana dell’Iskander di fabbricazione russa e un maxi sistema di lanciatore multiplo di razzi.
I rapporti intercoreani sono in stallo da mesi e senza reali progressi sul fronte della denuclearizzazione, scontando anche i rapporti freddi tra Pyongyang e Washington, sempre sul dossier nucleare.
Il recente incontro di tipo operativo tenuto a Stoccolma tra i capi negoziatori di Usa e Nord, il primo dopo l’infruttuoso summit di Hanoi tra Donald Trump e Kim, non è riuscito a sbloccare lo stallo.
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