Un sito del governo della Corea del Nord è stato vittima di un attacco da parte di un hacker che ha pubblicato immagini che irridono il leader nordcoreano, Kim Jong-un.
L’attacco ha sfruttato una falla nel sito Our Nation School, gestito dallo stato, che insegna agli utenti la filosofia dell’ex leader Kim Il-Sung.
Nel sito è presente un bottone che consente di accedere direttamente a un account Twitter, ma l’account in questione fino a qualche giorno fa era vuoto.
A riempire quel vuoto è stato l’autore dell’attacco hacker, un pirata informatico 22enne che si fa chiamare Cyber Anakin.
L’hacker ha collegato il bottone Twitter presente sul sito a un account creato ad hoc, chiamato @Juche_School1.
Su questo profilo social ha pubblicato alcune immagini poco lusinghiere di Kim Jong-un, tra cui un fotomontaggio che ritrae il leader nordcoreano con naso e orecchie da suino e con un tatuaggio di Topolino sul petto, accompagnato dalla scritta ‘Wanted’.
Sull’account sono stati pubblicati anche alcuni documenti sulla violazione dei diritti umani di Pyongyang.
I cittadini della Corea del Nord non hanno accesso a Twitter e a molti altri social e siti web.
Cyber Anakin ha raccontato alla BBC di aver agito motivato dall’uccisione di Kim Jong-nam, fratellastro del leader supremo Kim Jong-un.
Kim Jong-nam fu ucciso il 13 febbraio 2017 all’aeroporto di Kuala Lumpur, in Malesia. Il fratellastro di Kim Jong-un fu avvicinato da due donne, prima di crollare improvvisamente a terra.
Le due, una vietnamita di 29 anni e una indonesiana di 25, furono arrestate con l’accusa di omicidio.
Le analisi effettuate dalla polizia malese stabilirono che a provocare la morte dell’uomo fu gas nervino, in particolare l’agente Vx, utilizzato già in passato dai sicari nordcoreani.
Il 2 ottobre 2017 si è aperto a Kuala Lumpur il processo che vede imputate le due donne. Entrambe si sono dichiarate non colpevoli e hanno sempre sostenuto che, quando hanno avvicinato Kim Jong-nam, credevano di partecipare a un reality show.
Entrambe rischiano la pena di morte.
Gli Stati Uniti hanno costantemente accusato la Corea del Nord di aver ordinato l’assassinio di Kim Jong-nam, ma da Pyongyang è stato sempre stato negato qualsiasi coinvolgimento.