Secondo uno studio canadese, le coppie più felici sono quelle che fanno sesso una volta a settimana. I ricercatori della University of Toronto Mississauga hanno dimostrato che, nelle relazioni consolidate, il grado di felicità non aumenta se sono più numerosi i rapporti sessuali.
Gli studiosi sono partiti da una semplice domanda suggerita da film e cultura popolare: “È vero che il sesso non è mai abbastanza?” e sono arrivati a un risultato che sembra contraddire le credenze comuni.
Già altre ricerche avevano dimostrato che l’aumento della frequenza di attività non portava a un effettivo aumento della felicità, e anzi poteva avere addirittura effetti negativi.
Il professore di economia dell’università australiana Monash di Clayton ha provato a spiegare il concetto con un esempio: “È come mangiare un gelato. Ti godi totalmente il primo. Anche il secondo ti piace, ma non come il primo. Puoi anche provare piacere mangiandone un terzo, ma sempre di meno perché sei pieno”.
“Le persone, fondamentalmente, hanno il numero di rapporti che vogliono avere e per qualche ragione sembra che chi fa sesso circa una volta a settimana sia più contento”, ha commentato George Loewenstein, un professore della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania, che aveva compiuto una ricerca simile qualche tempo prima.
Il professor Loewenstein aveva infatti già scoperto che la qualità del rapporto è più importante della frequenza.
In quel caso, i ricercatori di Pittsburgh avevano chiesto a uno dei due gruppi di persone che si erano sottoposti alla ricerca di raddoppiare la frequenza dei rapporti sessuali, mentre al secondo non erano state fornite indicazioni specifiche.
Gli studiosi avevano sottoposto entrambi i gruppi ad alcuni test, prima dell’inizio dell’esperimento pratico, per valutare il livello di felicità di ciascuno, riproponendo le stesse domande alla fine dell’esperimento.
Le coppie a cui era stato chiesto di raddoppiare il numero dei rapporti erano riuscite ad aumentarli di circa il 40 per cento, registrando però più stanchezza e svogliatezza rispetto al solito, e quindi meno felicità.
Lo stesso Loewenstein aveva sottolineato come una situazione artificiale in cui viene imposto dall’esterno quanto sesso fare non fosse un buon metodo per valutare se effettivamente più rapporti potessero abbassare i livelli di felicità.
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