I combattenti ribelli siriani hanno lanciato un’offensiva contro le parti di Aleppo controllate dalle forze governative nel sudovest della città per cercare di riaprire le linee di rifornimento dopo che l’esercito e i suoi alleati hanno messo sotto assedio le aree in mano all’opposizione.
I ribelli stanno cercando di aprire un corridoio attraverso le zone di Aleppo controllate dalle forze di Damasco per ricongiungersi con i territori nell’ovest della Siria in mano all’opposizione.
L’offensiva, cominciata domenica notte, ha portato alla conquista di alcune postazioni dell’esercito, ha reso noto un centro di comando militare ribelle che include diverse milizie tra cui Jabhat Fatah al-Sham (precedentemente Jabhat al-Nusra, ex affiliata di al-Qaeda) e Ahrar al-Sham.
L’esercito siriano ha confermato che è in corso un’offensiva ma ha detto di aver respinto l’attacco su una base dell’aeronautica.
Circa 250mila civili vivono ancora nei quartieri orientali di Aleppo in mano ai ribelli e sono sotto assedio da quando all’inizio di luglio l’esercito, aiutato da milizie iraniane, ha interrotto la principale via di accesso all’area.
La settimana scorsa, l’esercito ha guadagnato terreno a nord, nei pressi della strada Castello, ormai impercorribile, che si dirige verso nord al confine con la Turchia.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che la controffensiva ribelle è la più intensa da alcuni mesi a questa parte.
Secondo l’Osservatorio, i jet siriani hanno bombardato Khan Touman, un villaggio controllato dai ribelli nella campagna a sud di Aleppo, mentre i ribelli hanno lanciato colpi di mortaio verso le parti centrali di Aleppo in mano al governo.
Aleppo è divisa in due tra forze governative e ribelli sin dall’estate del 2012. Ottenerne il controllo sarebbe una grandissima vittoria per il presidente siriano Bashar al-Assad e confermerebbe l’importanza dell’intervento russo a fianco di Damasco.
Assad e i russi avevano annunciato un’operazione umanitaria congiunta per evacuare i civili giovedì 28 luglio, ma le Nazioni Unite e gli Stati Uniti sono scettici rispetto a questa iniziativa in quanto potrebbe essere solo un tentativo di spopolare la città perché l’esercito possa più facilmente prenderne il controllo.
Benché stremata, la popolazione civile nei quartieri ribelli di Aleppo non vuole arrendersi e molte persone sono scese per le strade mentre i ragazzi hanno dato fuoco a dei copertoni perché le nuvole di fumo nero e acre possano impedire ai mezzi aerei di bombardare.
Le immagini dei civili siriani vicini all’opposizione che manifestano e bruciano copertoni ad Aleppo (Credit: Facebook)