Gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud hanno richiesto la convocazione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti per affrontare la questione del test missilistico effettuato domenica 12 febbraio 2017 dalla Corea del Nord, il primo dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, e decidere quali contromisure adottare contro Pyongyang.
Il lancio del missile balistico a medio raggio, che è atterrato nel Mar del Giappone, viola le risoluzioni precedentemente adottate contro i lanci missilistici e i test nucleari nordcoreani.
La riunione di emergenza si terrà probabilmente nella mattinata di lunedì 13 febbraio.
Anche Pechino si è schierata contro i test e i lanci di Pyongyang, ma invita tutta alla moderazione e a evitare provocazioni reciproche al fine di tutelare pace e stabilità nella penisola coreana.
Molto simile la reazione di Mosca: “Consideriamo il lancio missilistico condotto dalla Corea del Nord il 12 febbraio un’altra dimostrazione di sprezzante inosservanza delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Non possiamo che rammaricarci ed essere preoccupati per questo”.
“Date le circostanze”, ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, “esortiamo tutte le parti interessate a mantenere la padronanza di sé e astenersi da azioni che potrebbero far aumentare ulteriormente la tensione”.
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