Ue, al via oggi il Consiglio europeo con Joe Biden: i temi sul tavolo, dai vaccini alla Russia
Ha preso il via nella mattinata di giovedì 25 marzo il Consiglio europeo che dopo quattro anni di “gelo” transatlantico vede anche la partecipazione del presidente Usa Joe Biden, il quale è intervenuto in serata in un collegamento di circa mezz’ora: sul tavolo dei “27 + 1” la cooperazione Usa-Ue, la sfida globale dei vaccini, il meccanismo europeo di export, il Mercato Unico, le relazioni dell’Ue con Russia e Turchia e la trasformazione digitale.
Nella prima giornata di incontri, seppur virtuali, si è parlato soprattutto di vaccini e delle difficoltà riscontrate nelle forniture con alcune aziende, in particolar modo AstraZeneca, che finora non ha rispettato le consegne previste nei contratti.
Proprio a proposito di AstraZeneca e del “mistero” delle dosi ritrovate in uno stabilimento di Anagni, il premier Draghi ha dichiarato: “I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche, penso soprattutto ad AstraZeneca”.
In mattinata, invece, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che finora sono state consegnate negli Stati Ue 88 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19. Di queste, circa 62 milioni sono state somministrate. Sono completamente vaccinati 18,2 milioni di persone, il 4,1% della popolazione europea.
La von der Leyen, inoltre, ha dichiarato che sono state esportate 77 milioni di dosi e che 360 milioni di vaccino sono in arrivo dal secondo trimestre di quest’anno.
Ieri il premier Mario Draghi, nelle sue comunicazioni alle Camere, ha anticipato la posizione dell’Italia sui temi al centro del vertice, ed espresso soddisfazione per la presenza del capo della Casa Bianca, in un momento in cui l’Unione Europea ha bisogno di aiuto per uscire dall’impasse vaccini e garantire al continente una quantità sufficiente di dosi.
Per questo la aspettative sulla partecipazione di Biden al Consiglio Europeo sono altissime. Da un lato c’è la necessità di gettare le basi di un’agenda globale Ue-Usa: Biden chiederà maggior allineamento agli alleati europei nella sfida posta dall’asse costituito da Cina e Russia. Dall’altro, la volontà dei 27 di “rafforzare la catena di approvigionamento globale dei vaccini”.
E quindi: condivisione dei brevetti con le fabbriche europee e un impegno di Washington a garantire che l’americana Johnson&Johnson rispetti le consegne previste dal contratto. Si tratta di 55 milioni di dosi previste entro giugno, fondamentali per portare a termine la campagna e compensare le defezioni di AstraZeneca, che fino ad ora ha consegnato il 40 per cento di dosi in meno.
Nell’intervento di stasera in presenza di Joe Biden, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel punterà anche sull’importanza dell’alleanza sui vaccini come strumento di diplomazia a livello globale per promuovere i valori della democrazia occidentale da contrapporre alle potenze cinesi e russe. L’obiettivo, nonostante la mancanza di dosi, è raggiungere quella “autonomia strategica” nella produzione di cui ha parlato anche il premier italiano ieri nell’intervento in Parlamento, e diventare i primi nel mondo. “Spesso si parla di autonomia strategica ma credo che la prima siano i vaccini, oggi”, ha detto Draghi parlando della task force per la produzione continentale messa a punto dal commissario Thierry Breton.
Gli alleati europei, intanto, sperano che quando negli Stati Uniti il processo di immunizzazione sarà arrivato a buon punto, Biden rifornisca l’Unione Europea con il proprio surplus di dosi, derogando quindi al Defence Production Act. Ma nel corso della giornata, prima dell’intervento di Biden, i 27 capi di Stato e di governo torneranno a parlare del nuovo Meccanismo rafforzato contro l’export, messo sul tavolo ieri la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e già utilizzato una volta nel caso delle esportazioni verso l’Australia.
Un meccanismo che potenzialmente può bloccare le consegne anche verso il Regno Unito, che fino a questo momento non ha spedito nessuna delle sue dosi verso Bruxelles, incassandone invece dall’Ue 10 milioni. Ma ieri gli sherpa di von Der Leyen e il premier Boris Johnson avrebbero raggiunto una tregua, e cioè un accordo “vantaggioso per entrambi” per quanto riguarda le forniture di vaccini: se vuole continuare a importare le fiale prodotte dalle aziende europee, Londra deve rispettare le consegne di dosi prodotte oltremanica verso Bruxelles.
L’agenda del Consiglio europeo del 25 e 26 marzo
La prima sessione di lavoro sulla “risposta alla pandemia”, relazioni con la Russia e la situazione nel Mediterraneo orientale – Turchia prenderà il via alle ore 13. Alle ore 20,45 è prevista la sessione straordinaria sulla cooperazione Ue-Usa, con la partecipazione del Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Domani alle ore 9,30 inizierà la seconda sessione di lavoro dei membri del Consiglio europeo sul Mercato Unico, trasformazione digitale, Politica Industriale e Economia.