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    Accordo del Consiglio europeo sul Recovery Fund: all’Italia destinati 209 miliardi. Conte: “Momento storico, difesa dignità dell’Italia” | DIRETTA

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 21 Lug. 2020 alle 07:27 Aggiornato il 22 Lug. 2020 alle 12:39

    Consiglio europeo di oggi sul Recovery Fund, ultime notizie | DIRETTA

    Al quinto giorno di trattative all’alba di oggi, martedì 21 luglio 2020, è finalmente arrivato l’accordo al Consiglio europeo sul Recovery Fund, il pacchetto di aiuti da destinare ai Paesi maggiormente colpiti dall’epidemia di Coronavirus. Il piano miliardi è stato approvato per acclamazione e accompagnato da un lungo applauso. L’ultima proposta, quella decisiva, è stata presentata dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e salva i 750 miliardi del Recovery Fund, anche se dei 500 miliardi a fondo perduto, 100 si trasformano in prestiti. Il punto di incontro alla fine è stato trovato su un Recovery Fund così suddiviso: 390 miliardi di sovvenzioni da non rimborsare e 360 miliardi di prestiti. Primo beneficiario del pacchetto di aiuti sarà l’Italia a cui è destinata la somma di 209 miliardi: 127 in prestiti e 81,4 a fondo perduto, così come mostrano anche le foto dei grafici più in basso. Un risultato importante per il governo italiano che, come dichiarato dal premier Giuseppe Conte esce rafforzato dall’approvazione del Recovery Fund.

    Consiglio europeo di oggi sul Recovery Fund, la diretta

    Ore 15,00 – Gualtieri: “Negoziato duro, ma prevalso ragionevolezza” – “È stato un negoziato molto duro, molto difficile, ma alla fine ha prevalso la posizione che non è tanto quella dell’Italia ma della ragionevolezza e del diritto europeo”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha commentato al Tg3 l’approvazione del Recovery Fund da parte del Consiglio Ue. “Ci siamo battuti per un principio fondamentale per l’Europa: spetta alla Commissione gestire le risorse e nessun Paese può avere diritto di veto sui pagamenti degli altri Paesi” ha concluso Gualtieri.

    Ore 12,42 – Greta Thunberg : “Accordo incompleto” – “Come da attesa, il Consiglio Europeo è terminato con qualche bella parole, qualche vago, incompleto e distante obiettivo in termini climatici quasi impossibile da monitorare e un rifiuto completo del cambiamento climatico”. Greta Thunberg affida a Twitter il suo disappunto per l’accordo raggiunto nel Consiglio europeo. Per la giovane non sono state spese abbastanza parole e non si sono prese decisioni efficaci in un Consiglio Europe che è durato giorni e che passerà alla storia. L’invito è quello a firmare una lettera aperta di Greta Thunberg al Consiglio Europeo con la promessa che tutte le firme verranno consegnate. Nella lettera viene rimarcato come, nonostante l’emergenza Covid-19, nel mondo siano troppi i leader che non hanno agito per il meglio in questo periodo.

    Ore 11,50 – Mattarella a Conte: “Ue più forte” – L’Europa esce rafforzata dall’accordo raggiunto a Bruxelles e ora per l’Italia ci sono le condizioni per predisporre in tempi rapidi un piano di interventi per superare la crisi innescata dall’epidemia di Covid-19. È quanto sostenuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell’incontro con il premier Giuseppe Conte, appena ritornato dal vertice di Bruxelles. A quanto si apprende, il Capo dello Stato ha espresso a Conte apprezzamento e soddisfazione per l’importante esito del Consiglio europeo.

    Ore 10,35 – Salvini: “In arrivo fregatura grossa come una casa” – “Ne abbiamo lette e sentite di tutti i colori. Spieghiamo di cosa ci occuperemo per evitare una fregatura che si vede grossa coma una casa in fondo al tunnel di questa ‘brillante’ operazione”. Lo ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa alla Camera, commentando l’approvazione del Recovery Fund. Secondo l’ex ministro dell’Interno, inoltre, “non c’è nessun regalo. È una resa senza condizioni alle scelte della Commissione. Stiamo parlando di soldi sulla carta prestati che arriveranno se va bene tra un anno, solo se l’Italia farà la riforma sulle pensioni, giustizia, ecc. Non occorre uno scienziato per capire quale sarà il costo sociale. Noi della Lega vigileremo”.

    Ore 10,00 – Salvini: “Combattiamo perché l’Europa non ci imponga sacrifici” – “In tanti da giorni mi state scrivendo perché non ce la fate a pagare le tasse richieste dal governo già a luglio, perché le banche non prestano i soldi promessi, perché non è ancora arrivata la cassa integrazione dei mesi scorsi. Come ogni giorno combattiamo con governo, Inps, banche e ministeri per difendere i vostri diritti, con gli occhi aperti perché l’Europa (in cambio dei prestiti promessi) non imponga all’Italia nuovi sacrifici, tagli e tasse”. Lo scrive sui suoi social il leader della Lega Matteo Salvini.

    Ore 9,45 – Gualtieri: “Opportunità unica” – “Superati ostacoli e divergenze, l’Europa risponde alla chiamata della Storia con un accordo ambizioso e consistente”. Lo sottolinea il ministro dell’Economia italiano Roberto Gualtieri, che spiega: “Con 209 miliardi l’Italia ha un’opportunità unica di rilancio per un’economia più sostenibile, digitale e inclusiva. Ora portiamo l’Italia nel futuro”.

    Ore 9,30 – Rutte: “Buon pacchetto per noi” – “Dopo lunghi ed intensi negoziati, abbiamo raggiunto un accorso sul bilancio di lungo termine dell’Ue e sul Recovery Fund. Il risultato è un buon pacchetto che salvaguarda gli interessi olandesi e che renderà l’Europa più forte e più resiliente”. Così su Twitter il premier olandese Mark Rutte.

    Ore 9,00 – Le Maire: “Nasce nuova Europa, più franco-tedesca e solidale” – L’accordo raggiunto dai 27 Paesi dell’Ue è “l’atto di nascita di una nuova Europa”. Lo ha detto il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, nel corso di un’intervista radiofonica. Questa nuova Europa, ha aggiunto, è “più solidale, più verde e poi più franco-tedesca”.

    Ore 8,30 – Di Maio: “Risultato fondamentale, grazie a Conte” – “Sono state giornate intense, a tratti infinite. A Bruxelles il negoziato europeo si è concluso poco fa, con un accordo da 750 miliardi. All’Italia una fetta sostanziosa: 209 miliardi di euro. È un risultato fondamentale per il nostro futuro, frutto del lavoro del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di tutti i ministeri coinvolti e del corpo diplomatico italiano, che ringrazio”. Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sul suo profilo Facebook.

    Ore 8,00 – Letta: “Oggi un super Whatever it takes” – “Oggi l’Europa ha deciso un super ‘Whatever it takes’. Un piano di risposte, senza precedenti, 4mesi dopo l’inizio della crisi. L’altra volta c’erano voluti 4anni dall’inizio della crisi del 2008 per avere il Whatever it takes del 2012. Il futuro è l’Europa e l’Europa ha un futuro”. Lo scrive l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta sui suoi profili social.

    Ore 7,45 – Sanchez: “Risposta forte a crisi” – Il fondo per il rilancio approvato dal Consiglio europeo è un “autentico piano Marshall per dare una risposta forte alla crisi del Covid-19”: lo ha dichiarato il premier spagnolo Pedro Sanchez aggiungendo che “i fondi saranno destinati alle trasformazioni necessarie per ottenere un’economia più resiliente, verde, digitale ed inclusiva”.

    Ore 6,45 – Macron: “Piano in grado di affrontare sfide di ogni Paese”  – “È un piano in grado di affrontare le sfide sanitarie, economiche e sociali di ogni Paese”. Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron nel corso della conferenza stampa congiunta con la cancelliera tedesca Angela Merkel.

    Ore 6,30 – Merkel: “Non è stato facile, ma alla fine ci siamo riusciti” – “Non è stato facile, ma alla fine ci siamo trovati”: lo ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo la conclusione del vertice Ue. “È la risposta di un’Europa unita in una situazione che ha richiesto azioni straordinarie”.

    Ore 06,10 – Accordo Recovery Fund, Conte: “Momento storico per Ue e Italia” – “Siamo soddisfatti. Abbiamo approvato piano di rilancio ambizioso. É un momento storico per l’Europa e per l’Italia”.  Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del consiglio europeo che ha approvato il ‘Next generation Ue’. “Con 209 miliardi, abbiamo una grande responsabilità di fare le riforme”, ha proseguito il premier italiano che ha poi sottolineato: “Il governo italiano è forte. L’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo italiano”. “Sono le sei del mattino: siamo all’alba di un vertice lunghissimo, forse abbiamo stabilito il record e superato per durata il vertice di Nizza. Siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo. Devo ringraziare anche le forze di opposizione, soprattutto alcuni esponenti che, pur tra legittime critiche, hanno ben compreso l’importanza storica della posta in gioco”.

    Ore 05,02 –  Ue: c’è l’accordo sul Recovery Fund – È stato raggiunto al quinto giorno di vertice l’accordo tra i capi di Stato e di governo sul Recovery Fund e il bilancio 2021-27 della Ue. “Deal!”, ha scritto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel su Twitter. Alle 5,32 del mattino, dopo l’ennesima notte di trattative, i leader europei hanno firmato il testo di un vertice combattuto fino all’ultimo. Può dunque vedere la luce il piano straordinario da 750 miliardi per salvare i paesi più colpiti dal Covid dal tracollo finanziario. Soldi che saranno reperiti da Bruxelles tramite gli Eurobond. “È un giorno storico per l’Europa”. Così il presidente francese, Emmanuel Macron, ha commentato l’accordo raggiunto al vertice Ue sul Recovery Fund e sul Bilancio pluriennale.

    “Buongiorno ce l’abbiamo fatta. L’Europa è forte e unita, abbiamo raggiunto accordo sul pacchetto di Recovery e sul bilancio”. Lo ha detto Charles Michel durante la conferenza stampa in conclusione del summit. “È un ottimo accordo, e accordo giusto”, ha commentato visibilmente soddisfatto. “Ed è un segno concreto che l’Europa è una forza in azione”, ha aggiunto Michel. “Abbiamo un accordo. Ed è un buon accordo! Con un bilancio 2021-2027 di 1.074 miliardi e un piano di rilancio di 750 miliardi, l’Unione europea mai aveva deciso di investire in modo così ambizioso sul futuro”. Lo ha twittato la premier belga Sophie Wilmès.

    Nella serata di ieri, Charles Michel ha radunato i capi di Stato e ha sottoposto loro la nuova bozza di accordo, attesa da 48 ore. La proposta salva i 750 miliardi del Recovery, anche se dei 500 miliardi a fondo perso 110 si trasformano in prestiti su spinta dei “frugali”, che ottengono anche un aumento dei loro rebates, gli sconti ai versamenti al Bilancio comune 2021-2027. L’equilibrio finale del Recovery è dunque di 390 miliardi di sovvenzioni da non rimborsare e 360 miliardi di prestiti.

    Le posizioni in campo

    Il vertice tra i capi di Stato e di governo dell’Unione europea potrebbe portare a dei significativi passi avanti sulla trattativa sul Recovery Fund. Eppure, secondo molti analisti, difficilmente si troverà un’intesa definitiva già in questi due giorni. Ancora tante, infatti, le differenze di vedute tra le varie delegazioni. Soprattutto tra i Paesi del Sud (Italia in testa) che sarebbero tra i principali beneficiari del pacchetto di aiuti e gli Stati del Nord, rigoristi e contrari agli aiuti a fondo perduto.

    Il nodo principale è rappresentato da una richiesta dell’Olanda: il Paese guidato dal premier Mark Rutte chiede infatti che il via libera del Consiglio ai piani nazionali di riforma e resilienza, necessari per accedere alla Recovery and Resilience Facility, avvenga all’unanimità e non a maggioranza qualificata. In questo modo, praticamente, ciascuno Stato membro avrebbe un diritto di veto sui piani nazionali degli altri 26. La trattativa riguarderà però anche altri temi: il totale complessivo del piano e quello del bilancio, l’equilibrio tra prestiti e trasferimenti e le nuove risorse proprie per il bilancio Ue.

    La base di partenza della trattativa sarà la proposta di Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, che settimana scorsa ha provato a mediare tra le diverse posizioni in campo (la sua soluzione prevede che i Paesi trattino con la Commissione europea su come questi fondi vengano spesi e che alla fine il Consiglio debba decidere con maggioranza qualificata). Il 16 luglio il premier Giuseppe Conte ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron: “Non è in gioco – ha dichiarato il presidente del Consiglio italiano – una pronta ripresa per la Spagna o per l’Italia, per il Portogallo o per la Francia, ma una pronta ripresa per l’Europa. La posta in gioco è la leadership europea, la competitività dell’Unione Europea nel mondo globale. Se pensiamo di stare a discutere su qualche miliardo in più o in meno, di qualche condizionalità in più o in meno, chiaramente perderemo la sfida della competizione con la Cina, con gli Usa e con il mondo globale. Con la Francia, e con altri Paesi dell’Ue, condividiamo la necessità” che un accordo sull’Mff 2021-27 e sul Recovery Plan “sia finalizzato al più presto”.

    Cos’è il Recovery Fund

    Il Recovery Fund è un un nuovo fondo da istituire a livello comunitario, gestito dalla Commissione europea o, in alternativa, dalla Banca europea per gli investimenti (Bei). Il fondo raccoglierebbe sul mercato 1.074 miliardi di euro attraverso l’emissione di obbligazioni, i cosiddetti Recovery bond (o Ursula bond, dal nome della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen). Questi bond sarebbero garantiti dal bilancio europeo del settennato 2021-2027 incrementato con nuove contribuzioni dirette da parte degli Stati membri. Il pacchetto di aiuti comprende anche “Next Generation Eu”, un piano per la ripresa da 750 miliardi di euro (500 di trasferimenti e 250 di prestiti). Le somme così raccolte sarebbero poi girate ai singoli Stati tenendo conto del livello di gravità di ciascuna situazione a causa del Coronavirus: in altre parole, i paesi più in difficoltà a causa del Covid (come Italia e Spagna) riceverebbero più risorse di altri. Il Recovery Fund è una sorta di compromesso tra la posizione di chi è favorevole a una mutualizzazione dei debiti a livello europeo (Italia e Spagna in primis, ma anche Francia) e chi è rigidamente contrario a una condivisione dei rischi (Germania, Olanda e i Paesi baltici).

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