Consiglio europeo di oggi sul Recovery Plan, le ultime notizie: diretta
A poco meno di un mese dall’ultimo incontro, quello che ha dato il via libera alla proposta di un Recovery Fund per tirar fuori i Paesi dell’Unione europea dalla crisi economica causata dal Coronavirus, il Consiglio europeo si sono riuniti nuovamente oggi, venerdì 19 giugno 2020, in videoconferenza a partire dalle ore 10. I 27 capi di Stato e di Governo hanno inziato così a discutere sulla proposta avanzata dalla Commissione Europea sul Recovery Plan, o Next Generation Eu, che prevede 500 miliardi di trasferimenti e 250 miliardi di prestiti, oltre a un Quadro finanziario pluriennale da 1.100 miliardi. L’incontro, come sottolineato qualche giorno fa dal premier Giuseppe Conte durante la sua informativa alla Camera e al Senato, non sarà decisivo, ma solo consultivo: troppo complessa la proposta perché venga elaborata in così poco tempo e soprattutto troppo difficile stringere accordi bilaterali in videoconferenza. Di seguito, le ultime notizie sul Consiglio europeo di oggi.
Consiglio europeo sul Recovery Plan, le ultime notizie
Ore 17,30 – Kurz: “Recovery sia temporaneo e legato a riforme” – “Abbiamo discusso per la prima volta di NextGenerationUe e il nuovo Mff al Consiglio di oggi. Siamo pronti ad aiutare i Paesi più colpiti dal Covid-19, ma l’assistenza deve essere mirata e chiaramente limitata nel tempo”. Lo dichiara il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, al termine del vertice Ue. Kurz ha ribadito che il Recovery Fund deve “essere saldamente ancorato al processo di riforme e sostenere le transizioni verde e digitale”.
Ore 17,20 – Conte: “Pacchetto risorse collegato a bilancio pluriennale” – “Il pacchetto è collegato al bilancio pluriennale. C’è un meccanismo per un anticipo, ma è modesto. Ci stiamo ancora lavorando, speriamo possa diventare più consistente”. Lo ha dichiarato il premier Giuseppe Conte nel punto stampa al termine del Consiglio Ue.
Ore 17,00 – Rutte: “Nessun problema se non si chiude entro estate” – “Non c’è nessun motivo per avere fretta. Nessun danno grave se non raggiungeremo un accordo a metà luglio. Va bene che altri Paesi esercitino pressioni, ma ci concentriamo sul contenuto”. Lo afferma il primo ministro olandese, Mark Rutte, al termine del Consiglio Ue.
Ore 15,30 – Amendola: sul Recovery Fund la meta è vicina, bene Commissione Ue – Dopo il Consiglio europeo esprime soddisfazione il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola, che oggi ha partecipato al vertice informale insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “La proposta della Commissione europea – ha dichiarato – è stata accolta nei suoi principi fondamentali. È stato fatto un importante passo in avanti. Ora lavoriamo in vista del Consiglio europeo di luglio, che sarà decisivo. Siamo sempre più vicini alla meta, per questo serve approvare il QFP e il piano Next Generation EU il prima possibile e far ripartire l’economia”. “Il lavoro negoziale di questi mesi – ha spiegato ancora il ministro – ci ha portati a un’importante convergenza dei 27 sul piano della Commissione. La notizia è che nessuno mette più in discussione il finanziamento del piano con i bond. Sapevamo sin dall’inizio che non sarebbe stata una trattativa facile ma quanto fatto fino ad oggi dall’Europa per superare la crisi Covid-19, in così poco tempo, non ha precedenti. Oggi è iniziato l’ultimo miglio dei negoziati in cui serve agire con ancora più rapidità e determinazione. L’Italia si farà trovare pronta all’appuntamento con un piano di riforme e di investimenti, il Recovery Plan, che ci consentirà di rilanciare il paese”. “Per questo conclude Amendola – continueremo a lavorare ad una proposta ambiziosa con le istituzioni europee per salvaguardare il mercato interno e per dare risposte a cittadini, lavoratori e imprese che siano all’altezza della sfida che abbiamo dinanzi”.
Ore 15,25 – Michel: proposta compromesso prima di un vertice fisico di metà luglio – Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in conferenza stampa ha annunciato che farà una proposta di compromesso sul Recovery Fund prima di un vertice tra i leader che dovrebbe tenersi a Bruxelles intorno alla metà di luglio. Dopo la videoconferenza di oggi, ha dichiarato, “sono pronto a iniziare immediatamente veri negoziati”. Dopo tre settimane di consultazioni con le capitali, seguite alla proposta della Commissione sul Recovery Fund e sul bilancio 2021-27 dell’Ue, ha spiegato ancora Michel, “ora passiamo a un’altra fase: negozieremo”. E ancora, ha annunciato il presidente del Consiglio europeo: “Intendiamo avere un vertice fisico intorno a metà luglio a Bruxelles”, “prima di questo vertice metterò sul tavolo alcune proposte concrete (…) per essere in grado di prendere decisioni il più presto possibile”.
Ore 15,20 – Merkel: Italia non potrà ricevere fondi prima del 2021 – Angela Merkel in conferenza stampa a Berlino ha dichiarato che i soldi previsti dal Recovery Fund “dovranno fluire rapidamente” verso i Paesi più colpiti dalla pandemia del Coronavirus, ma questo, stando alle stime del governo tedesco, “sarà possibile al più presto all’inizio del 2021”. La cancelliera tedesca ha aggiunto che “per motivi giuridici non è possibile versare prima il denaro a Paesi come l’Italia”. Questo anche perché i Parlamenti nazionali dovranno ratificare le deliberazioni prese dall’Ue. Inoltre, al vertice Ue non è stato ancora deciso se gli aiuti fluiranno in forma di sovvenzioni o di crediti, ha spiegato ancora Merkel. “Ma nessuno ha messo in dubbio la costruzione del piano, ossia che la Commissione possa acquisire titoli dal mercato”, ha sottolineato Merkel. Si tratta anche di valutare la situazione burocratiche, per vedere “se si sia in grado di agire nel modo più rapido possibile”. Tra le priorità del piano, Merkel ha citato “quelle del futuro, ossia la digitalizzazione e della difesa del clima”.
Ore 15,00 – Merkel: Germania si impegna per rapida intesa – In una conferenza stampa a Berlino convocata dopo il vertice Ue la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato: “La Germania si impegna affinché si arrivi ad un’intesa rapida” per quel che riguarda il Recovery Fund. Dal prossimo primo luglio, la Germania raccoglie dalla Croazia il testimone della presidenza di turno del Consiglio Ue. “Anche Christine Lagarde ha sottolineato quali siano dure le conseguenze della pandemia da Coronavirus”, ha aggiunto Merkel. “Io – ha proseguito – ripeto quanto già detto ieri al Bundestag: siamo alla sfida più dura della storia dell’Unione europea. Anche per questo dobbiamo prendere misure che non possono arrivare chissà quando, ma devono essere messe in atto in modo tale da creare la fiducia di cui c’è bisogno”.
Ore 14,55 – Vertice concluso, seguirà conferenza stampa – Si è concluso il vertice dei leader Ue in videoconferenza su Recovery Plan della Commissione e il Bilancio pluriennale Ue. A breve è attesa la conferenza stampa del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen e del premier croato Andrej Plenkovic.
Ore 14,55 – Lagarde: fallimento incide su sentimento mercati – Stando a uanto trapelato durante durante il Vertice Ue in videoconferenza la presidente della Bce Christine Lagarde avrebbe lanciato un avvertimento: un fallimento nel produrre risultati sul pacchetto per la ripresa potrebbe portare a un cambiamento del sentimento dei mercati. Secondo Lagarde, l’azione decisa e efficace che c’è stata finora da parte dei governi nazionali e degli attori europei ha portato i suoi frutti, aprendo la strada a un rimbalzo dell’economia verso la fine dell’anno. Questo, ha detto ancora la presidente della Banca Centrale Europea, ha contribuito a guadagnare tempo, con riflessi sul sentimento dei mercati. Ma un fallimento nel produrre risultati potrebbe portare a un cambiamento di questo sentimento.
Ore 14,55 – Lagarde: Pil -8,7 per cento in 2020 e rischio disoccupazione al 10 per cento – La presidente della Bce Christine Lagarde durante il vertice Ue in videoconferenza ha presentato dati macroeconomici. La Banca centrale europea si aspetta una contrazione del 13 per cento nel secondo trimestre dell’anno e una caduta del Pil del 8,7 per cento nel corso del 2020. Lagarde ha avvertito che per il mercato del lavoro l’impatto peggiore non c’è ancora stato. Secondo la presidente della Bce, il tasso di disoccupazione potrebbe salire fino al 10 per cento e colpire particolarmente i giovani europei.
Ore 14,55 – Conte: “Chiudere accordo entro luglio” – In mattinata intervenendo al Consiglio Ue, riferendosi al pacchetto della Commissione europea su recovery Fund e Bilancio pluriennale. il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato: “I tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse già per quest’anno”.
Ore 14,55 – Conte: Recovery e Bilancio pacchetto indivisibile – Come riferito da Palazzo Chigi il premier italiano al vertice dei capi di Stato e di Governo Ue ha dichiarato inoltre: “Dobbiamo mantenere distinti i criteri di allocazione del Quadro Finanziario Pluriennale e quelli del ‘Next Generation EU’ e, in ogni caso, considerare queste due proposte come componenti un unico pacchetto indivisibile. Questo consentirà all’Italia di avere un atteggiamento più flessibile su alcuni aspetti del QFP, ad esempio quelli che appaiono più anacronistici (come i ‘rebates’)”.
Ore 10,10 – Iniziato il Consiglio europeo sul Recovery Plan in videoconferenza
Ore 09,50 – Michel: “Risultato è responsabilità comune” – “Abbiamo una responsabilità collettiva di fornire risultati. I leader del Consiglio Europeo discuteranno il nostro bilancio di lungo periodo e il piano per la ripresa per combattere il Covid 19. Ora è tempo di impegnarsi”. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, prima dell’avvio della videoconferenza sul Recovery Fund e il bilancio 2021-2027 dell’Ue.
Ore 09,00 – Tra circa un’ora inizierà il Consiglio europeo: i 27 capi di Stato e di Governo si collegheranno in videoconferenza per iniziare a discutere sul pacchetto di misure per contrastare la crisi economica dovuta alla pandemia da Coronavirus e dal conseguente lockdown.
Le posizioni in campo
Nessuno degli Stati membri si è opposto apertamente alla proposta della Commissione europea, composta da ben 22 testi legislativi. Tuttavia, molti hanno intenzione di considerare l’idea dell’organo esecutivo dell’Unione europea come una base su cui costruire un nuovo negoziato, soprattutto i Paesi che finora si sono dimostrati più scettici su una condivisione del rischio (Olanda, Austria, Danimarca e Svezia, ma anche l’Ungheria). Il Paese che appare più “duro” da convincere è proprio l’Olanda, contraria soprattutto ai trasferimenti e che preferirebbe procedere con dei prestiti.
Non mancano quindi divergenze significative, che nell’incontro di oggi devono trovare una sintesi. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel le ha proprio elencate: “la dimensione e la durata dei vari elementi del Recovery Plan”, il “modo migliore di allocare gli aiuti e la questione dei prestiti e dei trasferimenti”, le questioni “legate alla condizionalità e alla governance”, la dimensione e il finanziamento dell’Mff, “incluse le risorse proprie e i rebates”, gli sconti ai contributi al bilancio Ue di cui godono tuttora alcuni Paesi.
Tutti, però, sono d’accordo sull’urgenza di adottare dei provvedimenti in grado di contrastare una crisi senza precedenti, che secondo le stime porterà a una recessione del 7 per cento nel 2020, il doppio di quella avvenuta nel 2009 dopo la crisi. L’obiettivo, annunciato da Michel, è dunque quello di arrivare già oggi a un pacchetto di misure da negoziare, in vista di un accordo definitivo che dovrebbe arrivare comunque prima della pausa estiva. Non si conosce ancora la data del prossimo Consiglio europeo, si spera quello decisivo: ciò che si sa è che dovrà essere in presenza, a Bruxelles. Potrebbe avvenire il 9 o il 17 luglio.
Cos’è il Recovery Fund
Il Recovery Fund sarebbe un un nuovo fondo da istituire a livello comunitario, gestito dalla Commissione europea o, in alternativa, dalla Banca europea per gli investimenti (Bei). Il fondo raccoglierebbe sul mercato 1.000 o 1.500 miliardi di euro attraverso l’emissione di obbligazioni, i cosiddetti Recovery bond (o Ursula bond, dal nome della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen). Questi bond sarebbero garantiti dal bilancio europeo del settennato 2021-2027 incrementato con nuove contribuzioni dirette da parte degli Stati membri. Le somme così raccolte sarebbero poi girate ai singoli Stati tenendo conto del livello di gravità di ciascuna situazione a causa del Coronavirus: in altre parole, i paesi più in difficoltà a causa del Coronavirus (come Italia e Spagna) riceverebbero più risorse di altri. Il Recovery Fund è una sorta di compromesso tra la posizione di chi è favorevole a una mutualizzazione dei debiti a livello europeo (Italia e Spagna in primis, ma anche Francia) e chi è rigidamente contrario a una condivisione dei rischi (Germania, Olanda e i Paesi baltici).
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