Uno dei futuri consulenti di Trump per la sicurezza nazionale sarà il generale in pensione Michael Flynn, un lobbista legato al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nonostante Trump avesse detto di non volere funzionari legati a governi stranieri, ha scelto Flynn, che gestisce una società di consulenza che sta facendo pressione per gli interessi turchi, come riporta Il Politico.
Flynn aveva scritto un editoriale pubblicato su The Hill il giorno delle elezioni, sostenendo che gli Stati Uniti non dovrebbero fornire un “porto sicuro” per Fethullah Gülen, il predicatore islamico in esilio negli Stati Uniti e rivale di Erdogan. Il governo turco aveva accusato Gülen di essere la mente del fallito colpo di stato dello scorso luglio. accusa che Gülen continua a negare.
“Abbiamo bisogno di vedere il mondo dal punto di vista della Turchia”, aveva scritto Flynn. “Cosa avremmo fatto se subito dopo l’11 settembre avessimo appreso la notizia che Osama bin Laden si trovava in una bella villa in una località turca, gestendo 160 scuole pagate dai contribuenti turchi?”
Flynn ha poi paragonato Gulen all’Ayatollah Khomeini in Iran.
Gli avvocati di Gülen, della Steptoe & Johnson, hanno detto in un comunicato: “Speriamo che l’editoriale di Flynn su Gülen e sulle relazioni turco-americane, pubblicato prima che i risultati delle elezioni fossero noti, non rappresenti una dichiarazione della politica del presidente eletto Trump. Il processo di estradizione è una questione seria, regolata da un trattato con la Turchia, molto chiaro circa i passi che devono essere fatti in questi casi. Non dovrebbe essere una questione politica”.
Flynn, ex direttore della Defense Intelligence Agency, potrebbe avere buone chances di diventare il futuro Segretario alla Difesa o Consigliere per la sicurezza nazionale.