Dopo l’arrivo del presidente degli Stati Uniti Barack Obama,
che ha svolto la sua visita di stato dal 20 al 22 marzo, Cuba si prepara ad
accogliere un’altra visita molto attesa nell’ambito delle recenti politiche di disgelo tra l’isola e i paesi occidentali: quella dei Rolling Stones.
La storica rock band britannica è arrivata giovedì 24 marzo nella
capitale L’Avana, e oggi venerdì 25 si esibirà in un concerto gratuito in città
che dovrebbe segnare la fine dell’avversione del regime cubano nei confronti del rock.
Il 22 marzo il gruppo aveva rilasciato un video in cui, su
un montaggio di immagini dei loro concerti, i membri del gruppo salutavano l’isola
con un “Hola Cuba!”, e il leader Mick Jagger faceva sfoggio del suo spagnolo
dicendo: “Siamo molto felici di suonare per voi. Abbiamo suonato in molti
luoghi incredibili, ma questo spettacolo all’Avana per noi sarà storico, e
speriamo che lo sia anche per tutti voi. Grazie per il vostro benvenuto nel
vostro bellissimo paese. Vi aspettiamo tutti il 25 marzo alla Ciudad Deportiva
dell’Avana”.
Questo il video:
Alla luce di questo apparente amore reciproco, sembra assurdo
ricordare che dopo la rivoluzione cubana i gruppi musicali stranieri come i
Rolling Stones furono a lungo considerati sovversivi e bloccati dalle radio,
costringendo i cubani ad ascoltare clandestinamente la loro musica. “Il
tempo cambia tutto”, ha commentato pragmaticamente Mick Jagger una volta
atterrato all’aeroporto dell’Avana.
Gli Stones hanno aggiunto Cuba a una serie di date
sudamericane del loro ultimo tour, diventando così le prime grandi star
internazionali del rock a suonare nell’isola.