Complottista contagiato dal Coronavirus finisce in terapia intensiva e si pente
Credeva che la diffusione del Coronavirus fosse legata alla rete 5G, dando credito alle teorie cospirazioniste che sostenevano che il Covid-19 fosse una normale influenza o un’invenzione dei governi mondiali per controllarci tutti, ma il complottista statunitense Brian Lee Hitchens si è dovuto ricredere quando è stato contagiato dal virus, finendo in terapia intensiva insieme alla moglie. A raccontare la sua storia è stato lui stesso sul suo profilo Facebook, lo stesso profilo sul quale condivideva bufale e fake news sulla pandemia di Coronavirus. La vita di Brian, 46enne residente in Florida, è radicalmente cambiata il giorno in cui ha scoperto di aver contratto il virus. Insieme a lui anche la moglie è risultata positiva al Covid-19. Entrambi ricoverati in terapia intensiva, le condizioni della moglie di Brian sono presto peggiorate, rendendo necessaria la ventilazione meccanica.
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Mentre la coniuge lottava tra la vita e la morte, Brian si reso conto di cosa volesse dire veramente ammalarsi di Coronavirus, arrivando a pentirsi di tutto ciò che aveva sostenuto fino a pochi giorni prima. “State attenti a cosa leggete, alle fake news, ora mi rendo conto che il Coronavirus non è assolutamente falso, è là fuori e si sta diffondendo” ha scritto il 46enne sui social. Ora, lui è risultato negativo al Covid-19, mentre la moglie, le cui condizioni di salute nel frattempo sono migliorate, lotta ancora con l’infezione. Ma c’è una cosa con la quale deve fare i conti ora Brian: gli hater che gli hanno augurato la morte a lui e alla moglie. “A tutti voi hater là fuori che mi avete mandato messaggi terribili dicendo che merito di morire – ha scritto l’uomo sui social – spero che stiate leggendo forte e chiaro questo: ‘Io sono negativo! Lode al Signore!'”.
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