Che cos’è e come funziona la Commissione Europea: l’esecutivo dell’Unione
La Commissione Europea è l’organo esecutivo dell’Unione, ma come funziona? Il suo compito è quello di dare la guida politica al programma dell’ Ue, promuovendone l’interesse generale. Compito della Commissione, inoltre è quello di assicurare che la sua legislazione venga applicata correttamente in tutti i paesi membri
La Commissione ha sede a Bruxelles, è composta da 28 membri, uno per ogni Stato membro, e il suo mandato dura 5 anni. Il gruppo è noto come “collegio” ed è guidato dal presidente, eletto dal Parlamento europeo, in questo caso dalla tedesca Ursula Von Der Leyen, eletta il 16 luglio 2019.
Commissione Europea: il Presidente
Il presidente della Commissione Europea viene eletto dal Parlamento europeo. Se fino al 2014 non era usanza che ogni stato esprimesse un proprio candidato, a partire da quelle elezioni le consuetudini sono cambiate. Per avvicinare i cittadini all’Unione Europea, le grandi famiglie rappresentate nel Parlamento Ue (Ppe, Pse, Alde -Liberali, Verdi ecc..), hanno designato un proprio candidato prima delle elezioni del presidente.
Così si è venuto a creare il metodo degli Spitzenkandidaten. Prima delle elezioni del 2019, ogni grande partito europeo aveva designato un proprio candidato alla Presidenza: Manfred Weber per il PPE, Frans Timmermans per il PSE, Jan Zahradil per i Conservatori e riformisti europei.
Spetta quindi a ogni stato membro designare un proprio candidato, tenendo sempre in considerazione il risultato delle elezioni europee. L’elezione del presidente avviene a maggioranza assoluta dei parlamentari, ovvero del 50 per cento dei deputati + 1. Nel caso in cui nessun candidato dovesse raggiungere la maggioranza, i deputati disporranno di un altro mese di tempo per ripetere la votazione.
Commissione Europea come funziona: la composizione
La composizione del gruppo si articola in questo modo: presidente, primo vicepresidente, vicepresidente e alto rappresentante per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza. Otre a questi, ci sono 4 vicepresidenti e 21 commissari.
A ogni commissario – il corrispondente dei ministri a livello nazionale – il presidente della Commissione attribuisce una delega specifica. I commissari sono suggeriti al Presidente della Commissione dai 28 governi e l’elenco dei candidati deve essere approvato da tutti i capi di stato e di governo, riuniti all’interno del Consiglio europeo. Ogni commissario ha lo stesso peso all’interno della Commissione e ognuno di essi è ugualmente responsabile delle decisioni adottate .
Una volta che i capi di stato hanno approvato l’elenco dei commissari, ogni candidato si presenta di fronte alla Commissione parlamentare competente, che dovrà esprimere il proprio parere tramite votazione. L’ultimo passaggio spetta ai commissari, che vengono formalmente nominati dal Consiglio Europeo. Anche se sono suggeriti da singoli paesi, una volta entrati in funzione sono tenuti a fare l’interesse dell’Unione e non dei rispettivi stati membri.
Quest’ultimo è stato un tema molto dibattuto negli ultimi anni a causa della forte divisione, soprattutto in tema di politica economica e monetaria tra i paesi dell’Europa settentrionale (da sempre rigoristi) e quelli dell’Europa meridionale (più orientati verso politiche di sviluppo con grossi impegni di spesa). È anche per questo che le deleghe economiche sono quelle più ambite.
Come funziona: i compiti e i poteri:
I poteri della Commissione corrispondono a quelli dell’esecutivo all’interno di un paese. La commissione prepara il bilancio che poi dovrà essere sottoposto e approvato sia dal consiglio che dal Parlamento. Gestisce la politica e i finanziamenti, assicura il rispetto della legislazione e la rappresenta sulla scena internazionale.
Come anticipato dalla Presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, la composizione della prossima Commissione sarà estremamente bilanciata: tra i 27 futuri commissari, 13 saranno donne e 14 saranno gli uomini.
La Commissione democraticamente responsabile davanti al Parlamento e proprio quest’ultimo spetta il compito di approvare o respingere la linea politica della Commissione. Perché questo avvenga, la Commissione ha il dovere di presentare al Parlamento delle relazioni periodiche.