L’opposizione siriana ha annunciato che parteciperà ai colloqui di pace fissati per il 14 marzo a Ginevra. L’Alto comitato per la negoziazione (Hnc) ha però minimizzato sulle possibilità di raggiungere effettivamente un accordo con il governo siriano.
La data stabilita per i colloqui promossi dall’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura, coincide con il quinto anniversario dell’inizio del conflitto, scoppiato il 15 marzo 2011.
I negoziatori dell’opposizione hanno detto in un comunicato che avrebbero partecipato come parte del loro impegno per fermare lo spargimento di sangue in Siria e per trovare una soluzione politica. I prossimi colloqui sono a incentrati sulla nuova governance, su una costituzione e su nuove elezioni.
Secondo il coordinatore dell’HNC, Riad Hijab, il governo siriano sta preparando un’escalation aerea e di terra a breve.
Intanto l’esercito siriano, sostenuto dagli attacchi aerei russi, mira a riconquistare la storica città di Palmyra, nelle mani del sedicente Stato islamico.
L’aviazione russa ha colpito Palmyra con decine di attacchi aerei negli ultimi tre giorni, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Il sedicente Stato islamico aveva fatto saltare in aria gli antichi templi e i resti nell’operazione per la presa di Palmyra iniziata nel maggio 2015. L’Unesco aveva definito quelle azioni un crimine di guerra.
Abdulrahman dell’Osservatorio siriano per i diritti umani ha fatto sapere che almeno 32 combattenti dello Stato islamico sono stati uccisi nella zona di Palmyra.
Il gruppo Stato islamico è escluso dall’accordo sul cessate il fuoco entrato in vigore nel paese il 27 febbraio scorso.
Leggi l'articolo originale su TPI.it