I militanti dell’Isis hanno ripreso la cittadina di al-Rai, nella provincia di Aleppo, al confine con la Turchia, lunedì 11 aprile 2016, secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Solo quattro giorni fa, giovedì 7 aprile, l’Esercito siriano libero (Fsa) aveva sottratto al-Rai, una delle roccaforti dei miliziani estremisti, al sedicente Stato islamico.
La situazione nella provincia settentrionale di Aleppo è molto fluida, con le varie fazioni coinvolte nella guerra civile siriana a contendersi porzioni di territorio, con vittorie spesso effimere.
Le forze del governo di Damasco, sostenute dall’aeronautica russa, hanno annunciato domenica 10 aprile che lanceranno un’offensiva per sottrarre Aleppo al controllo dei ribelli.
Il primo ministro siriano Wael al-Halaki ha dichiarato all’agenzia di stampa Tass: “Insieme ai nostri alleati russi stiamo preparando un’operazione per liberare Aleppo e fermare tutti i gruppi armati che non hanno aderito o hanno violato l’accordo di tregua”.
Un rappresentante dell’opposizione ha avvertito che la tregua in vigore da fine febbraio è vicina al collasso. Il cessate il fuoco, da cui sono esclusi i gruppi estremisti come l’Isis e il Fronte al-Nusra, è stata oggetto di violazioni di varia entità.
In particolare, Aleppo rimane un punto caldo del conflitto, con le forze governative decise a riprendere il pieno controllo di quello che prima della guerra era il più importante centro economico del paese, e i ribelli che hanno guadagnato terreno a sud della città.
I colloqui di pace intanto si sono arenati sulla questione del futuro del presidente Bashar al-Assad. I negoziati dovrebbero riprendere nel corso di questa settimana.
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