Domenica primo luglio la Corea del Sud ha approvato una legge attesa da anni, e salutata con favore dalla stragrande maggioranza dei cittadini: il provvedimento abbassa in maniera significativa il monte ore settimanale massimo dei lavoratori, portandolo a 52 dalle precedenti 68.
Non è una sorpresa apprendere che in alcuni paesi asiatici la cultura del lavoro venga portata all’eccesso, un fenomeno che peraltro dà vita a patologie sociali ben note e che ad esempio, in un paese come il Giappone, spinge addirittura molte persone al suicidio.
Ecco perché i coreani hanno festeggiato l’approvazione della norma, e da adesso in poi potranno godersi almeno qualche ora libera in più rispetto a prima.
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) monitora ogni anno 37 paesi, stilando una apposita classifica sul numero di ore lavorate.
La Corea del Sud, nel 2017, si è piazzata al terzo posto in questa speciale graduatoria, preceduta dal Costarica (41,9 ore di lavoro medio settimanale) e dal Messico, che guida il ranking con 43,4 ore di media a settimana.
Tra i paesi in cui si lavora meno ore, invece, ci sono Germania e Danimarca, con una media di 1.356 e 1.408 ore, 26 e 27 ore settimanali.
E l’Italia? La classifica dell’Ocse rileva come nel nostro paese si lavori, in media, 33 ore a settimana circa, ovvero circa 6 e mezzo al giorno. Un dato che colloca l’Italia a centro classifica, al 19esimo posto tra i 37 paesi presi in considerazione.
Ecco la tabella con la graduatoria completa: