Ogni anno Mercer, una delle più grandi società di consulenza nel settore human resources, pubblica la classifica delle città in base all’indice di qualità della vita.
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L’indice viene stilato tenendo conto di alcuni criteri che sono:
Ambiente politico e sociale (stabilità politica, criminalità, presenza di forze dell’ordine)
Economia (scambi commerciali, servizi bancari)
Ambiente socio-culturale (varietà di media e censura, limitazioni alla libertà personale)
Considerazioni mediche e sanitarie (forniture e servizi medici, malattie infettive, fognature, smaltimento dei rifiuti, inquinamento atmosferico)
Scuole e istruzione (standard didattici e disponibilità delle scuole internazionali)
Servizi pubblici e trasporti (elettricità, acqua, trasporti pubblici, congestione del traffico)
Attività ricreative (ristoranti, teatri, cinema, sport e tempo libero)
Beni di consumo (disponibilità di prodotti alimentari, consumi giornalieri, auto)
Alloggi (affitti, elettrodomestici, mobili, servizi di manutenzione)
Ambiente naturale (clima, disastri naturali)
Ecco quali sono le ultime città in classifica, accomunate dalla presenza di guerre, minacce terroristiche, violenze settarie, carestie e povertà, che le rendono inospitali sia per i loro residenti che per gli stranieri:
- Baghdad, Iraq – è la capitale irachena, e ha subito gravi danni a causa delle continue guerre e attentati. È costantemente minacciata dagli attacchi terroristici dell’Isis
- Bangui, Repubblica Centrafricana – è la capitale del paese ed è una città estremamente povera, con continui scontri settari che mettono in pericolo la sopravvivenza dei suoi cittadini
- Sana’a, Yemen – è la capitale yemenita, diventata un pericoloso campo di battaglia nella guerra che infuria dal 2015.
- Port Au Prince, Haiti – è una città poverissima, devastata dal terremoto del 2010 e con un tasso di criminalità altissimo e in continua crescita
- Khartoum, Sudan – è la seconda città più popolosa del Sudan, centro nevralgico del reclutamento dell’Isis
- N’Djamena, Ciad – è la capitale di uno dei paesi più poveri del mondo ed è stata sotto il giogo del gruppo islamista Boko Haram, che in passato ha organizzato numerosi attacchi suicidi
- Damasco, Siria – è la capitale siriana, ed è stata al centro della guerra civile per anni
- Brazzaville, Congo – i disordini, dovuti alle continue proteste contro il governo corrotto e alle lotte politiche interne, ne hanno fatto una città molto pericolosa
- Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo – i conflitti etnici hanno messo in ginocchio la città e i suoi cittadini
- Conakry, Repubblica di Guinea – il livello di criminalità è molto alto e la violenza è all’ordine del giorno
- Nouakchott, Mauritania – è una città sovraffollata, povera e in continuo allarme siccità
- Bamako, Mali – è una città cresciuta in maniera molto rapida e che oggi affronta numerosi problemi sociali dovuti alla povertà
- Niamey, Niger – le continue proteste, la violenza e la povertà l’hanno resa una città con una qualità della vita molto bassa
- Tripoli, Libia – al centro dello scontro tra milizie e tra due governi rivali, è una città che ha subito pesanti danni a causa dei conflitti interni. È inoltre la città di arrivo dei flussi migratori provenienti dai paesi africani e diretti in Europa
- Ouagadougou, Burkina Faso – la città è sotto continua minaccia di attacchi terroristici
- Antananarivo, Madagascar – l’instabilità politica ostacola ogni possibilità di sviluppo economico
- Dushanbe, Tagikistan – La povertà e la carenza di energia sono un problema enorme per la città e per il paese nel suo complesso
- Dhaka, Bangladesh – Dhaka è una delle città più popolate al mondo. Le condizioni di lavoro e dei diritti umani, nonché la povertà in cui vive gran parte della popolazione, la rendono un luogo molto pericoloso
- Abuja, Nigeria – la città ha elevati tassi di criminalità e violenza. Non mancano le minacce terroristiche, né i tentativi di rapina nei confronti degli stranieri
- Lagos, Nigeria – è la città più grande del paese e deve affrontare continue minacce ambientali. I suoi cittadini sono costantemente in pericolo a causa delle violenze, dei sequestri e degli omicidi