Cittadini spagnoli spiati per quattro settimane
I cittadini spagnoli saranno spiati per un mese per via di un esperimento avviato lunedì 18 novembre dall’Istituto nazionale di statistica (Ine), che controllerà i dati dei loro cellulari.
L’ente pubblico terrà sotto osservazione i dispositivi mobili degli utenti di alcune compagnie telefoniche con l’obiettivo di mapparne gli spostamenti nei giorni feriali e in quelli festivi.
L’Ine ha pagato le tre grandi compagnie di telecomunicazioni che si spartiscono la stragrande maggioranza degli utenti in Spagna – Movistar, Vodafone e Orange – per avere accesso ai dati degli abbonati, ma garantisce che questi non verranno utilizzati per scopi diversi da quelli annunciati.
Restano fuori gli abbonati alle compagnie Yoigo, MásMóvil, Pepephone, Llamaya y Lebara, con cui l’Istituto non ha stretto alcun accordo.
L’iniziativa non convince le principali associazioni spagnole dei consumatori, tra cui Ocu e Facua, che ricordano come “la localizzazione sia un dato personale protetto dalla legge”.
L’Agenzia protezione dati, invece, ha chiesto di conoscere nei dettagli il protocollo siglato dall’Istituto di statistica con le compagnie telefoniche.
Il rischio è che i dati ottenuti per il lavoro statistico potrebbero essere utilizzati in futuro per conoscere le preferenze politiche degli utenti, il credo religioso o lo stato di salute, mappando per esempio chi va in ospedale per ricevere cure.
L’esperimento è partito lunedì 18 novembre e durerà fino al 25 dicembre: i cittadini saranno mappati durante una settimana di lavoro, un fine settimana, e a Natale, per permettere allo studio di capire gli spostamenti nei giorni feriali, in quelli di riposo, e durante le feste.
L’unico modo per evitare di essere controllati sarà mettere il dispositivo in modalità aereo, o spegnere i dati.