Dal 1 gennaio 2017 tutti i cittadini francesi sono considerati automaticamente donatori di organi a meno che non manifestino esplicitamente la propria contrarietà.
Per farlo devono iscriversi al Registro nazionale dei rifiuti, come già hanno fatto 150mila persone, oppure devono redigere un rifiuto scritto datato e firmato o, infine, rilasciare una dichiarazione a voce in presenza di un familiare che dovrà prestarsi a testimoniare la volontà del proprio caro di fronte ai medici.
Anche in altri paesi europei come la Spagna e l’Austria si è considerati donatori di organi a meno di essersi espressi diversamente.
Come funziona in Italia
Nel nostro paese vige la regola del consenso o al contrario dissenso esplicito, ma la norma sul silenzio-assenso non è mai stata applicata (legge numero 91 del 1 aprile 1999).
I cittadini italiani maggiorenni possono esprimere la propria volontà in diversi modi:
– presso l’anagrafe in fase di rinnovo della carta d’identità
– presso la propria Asl o il proprio medico di famiglia compilando l’apposito modulo
– conservando tra i propri documenti il cosiddetto tesserino blu o una delle tessere delle associazioni per la promozione dell’informazione sulla donazione e i trapianti
– conservando tra i propri documenti una dichiarazione scritta che indichi nome, cognome e data di nascita e sia datata e firmata
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