Il Senato brasiliano ha approvato martedì 13 dicembre 2016 un controverso piano di austerity che durerà per i prossimi 20 anni.
Dopo la votazione, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro il programma, che danneggia in misura maggiore gli strati più poveri della società brasiliana.
L’approvazione del provvedimento di austerità e di tagli alla spesa pubblica è una vittoria importante per il presidente Michel Temer, che è entrato in carica dopo l’impeachment contro l’ex presidente Dilma Rousseff e ha promesso di guidare il paese fuori dalla grave recessione.
Le proteste, che hanno interessato la capitale Brasilia e altre città del paese, sono degenerate in violenti scontri con la polizia.
L’opposizione sta criticando fortemente il piano, che riduce i finanziamenti a settori come la sanità e l’istruzione.
A Brasilia manifestanti mascherati hanno dato fuoco a un autobus, marciando verso gli uffici di Globo TV, accusata di sostenere il presidente Temer, ma sono stati bloccati dalla polizia antisommossa.
Il piano, conosciuto in Brasile come PEC 55, prevede ingenti tagli della spesa pubblica, ma secondo il governo è necessario per stimolare la crescita e gli investimenti, e contenere il deficit pubblico del paese.
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