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    La Cina accusa la Svezia di violazione dei diritti umani

    Pechino pretende le scuse ufficiali di Stoccolma per come il Paese scandinavo ha trattato due turisti cinesi: i rapporti erano già tesi a causa del Dalai Lama

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 18 Set. 2018 alle 15:04 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:51

    Una querelle tra dei turisti cinesi e i gestori di un ostello a Stoccolma in merito al check-in si è trasformato in uno scontro diplomatico tra Cina e Svezia, dopo che Pechino ha criticato il governo svedese accusandolo di aver violato i diritti umani dei turisti cinesi. Cina Svezia diritti umani

    La Cina ha preteso delle scuse dalla Svezia e ha messo in guardia i suoi cittadini sui rischi che corrono in Svezia dopo aver dichiarato che tre turisti erano stati “brutalmente abusati” dalla polizia svedese il 2 settembre.

    La famiglia Zeng era arrivata in un ostello a Stoccolma intorno a mezzanotte, in anticipo all’orario previsto dalla loro prenotazione.

    Inizialmente è stato loro permesso di aspettare nell’atrio, ma in seguito il personale dell’ostello ha ordinato loro di andarsene e sono stati allontanati di forza dalla polizia.

    Alcuni video pubblicati online mostrano la polizia che accompagna la famiglia fuori dall’ostello, mentre il figlio urla in inglese: “Ci sta uccidendo. Ci sta uccidendo”.

    In un secondo video si vedono i tre turisti cinesi a terra in lacrime, mentre la madre chiede aiuto.

    L’ambasciata cinese in Svezia ha fatto sapere che il ministero cinese degli Affari esteri e l’ambasciata stessa hanno condannato quanto successo, affermando che “l’operato della polizia ha seriamente messo in pericolo la vita e violato i diritti umani fondamentali dei cittadini cinesi”.

    L’incidente è accaduto in un momento in cui i legami tra Cina e Svezia sono già tesi: il Dalai Lama, il leader spirituale tibetano che Pechino considera un separatista violento, ha visitato la Svezia la scorsa settimana, mentre la Cina continua a tenere in custodia Gui Minhai, una cittadina svedese di origine cinese ed editrice.

    La notizia di quanto accaduto in Svezia ha scosso l’opinione pubblica cinese e il dibattito interno si è concentrato sul comportamento dei turisti cinesi in patria e all’estero.

    “È vergognoso. L’immagine della Cina è stata disonorata da queste persone “, ha scritto un utente di Weibo, il social più diffuso nel paese.

    “Il Dalai Lama visita la Svezia e il ministero degli Esteri usa questo incidente come pretesto per rovinare i rapporti diplomatici”, ha scritto un altro.

    “Queste persone credono che il mondo debba muoversi intorno a loro, ma se così non è si sdraiano a terra e chiedono aiuto”, ha scritto un altro utente.

    Il figlio della coppia ha detto al Global Times di aver chiesto all’ostello di lasciare che i suoi genitori, anziani e con problemi di salute, rimanessero nella hall fino a quando la loro camera non fosse stata disponibile. Lo staff ha rifiutato e ha chiamato la polizia per farli andare via.

    Uno dei manager dell’ostello ha invece riferito al quotidiano svedese Aftonbladet che la famiglia era arrivata il giorno prima della prenotazione e si è rifiutata di andarsene.

    I gestori hanno chiamato la polizia poco dopo mezzanotte, quando i turisti hanno iniziato a minacciare verbalmente il personale.

    “Sappiamo solo che abbiamo fatto tutto ciò che potevamo fare per questo ospite, ma allo stesso tempo non possiamo accettare che il nostro personale venga minacciato”, ha detto il gestore dell’ostello.

    Uno dei video diffusi in rete:

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