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    Cina, nuovi focolai di Covid-19: milioni di persone tornano in lockdown

    Credits: EPA/Rodrigo Sura
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 31 Ago. 2022 alle 13:13 Aggiornato il 31 Ago. 2022 alle 13:14

    Milioni di persone sono di nuovo in lockdown in Cina, dove il Covid sta producendo nuovi focolai nelle città industriali di Shenzhen, Guangzhou, Dalian, Chengdu e Shijiazhuang. A Dalian, nel Liaoning, circa la metà dei suoi 6 milioni di residenti sono stati sottoposti a confinamento per una durata di 5 giorni. A Shenzhen, nel Guangdong, almeno 4 distretti con circa 9 milioni di residenti sono stati interessati dalla quarantena preventiva. A Guangzhou, capoluogo del Guangdong vicino a Hong Kong, sono stati rilevati martedì 5 contagi trasmessi localmente, che hanno fatto scattare il lockdown in alcune aree di un distretto fino a sabato.

    Intanto sempre a Guangzhou la riprese delle lezioni negli asili nido, scuole primarie, medie e superiori è stata posticipata, mentre quelle già iniziate sono state sospese, secondo quanto riportato dai media statali. Anche i servizi di autobus e metropolitana sono stati ridotti. La politica della “tolleranza zero” al Covid, sostenuta strenuamente e senza eccezioni dal presidente Xi Jinping, che ha contribuito a limitare il contagio, ha però anche posto un ferno ell’economia. Secondo Capital Economics, le 41 città attualmente coinvolte nella stretta anti-pandemica, il numero più alto da aprile, sono responsabili del 32 per cento del Pil cinese.

    Una situazione che allarmano gli esperti di economia, secondo cui il dragone dovrebbe concentrarsi sulla crescita e sulla prevenzione dello stallo economico, piuttosto che sui focolai di Coronavirus, come fatto da Usa, Giappone, Europa. “È tempo che la Cina adegui le sue politiche di controllo e prevenzione dei virus“, ha scritto l’Anbound Research Center, un think tank cinese, in un rapporto pubblicato lunedì, in cui sostiene che le dure restrizioni anti-Covid hanno prodotto blocchi al commercio, ai viaggi e all’industria.

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