Scoperto un nuovo virus di origine animale in Cina: il Langya
Un nuovo virus di origine animale è stato identificato in Cina: si chiama Langya e ha contagiato 35 persone nelle province di Shandong e Henan.
Appartenente al genere Henipavirus, è stato identificato nei tamponi faringei. Secondo uno studio condotto da scienziati di Cina e Singapore, pubblicato sul New England Journal of Medicine, il virus potrebbe provenire dal toporagno.
La prima infezione si è verificata alla fine del 2018 in una paziente di 53 anni con il monitoraggio che ha successivamente portato a individuare altri 34 contagiati.
Non è chiaro se questi abbiano tutti contratto il virus dagli animali, anche se sembrerebbe escluso un legame tra i pazienti, motivo per cui sarebbe da escludere al momento una trasmissione da uomo a uomo. Nessuno dei pazienti contagiati ha perso la vita.
Il Langya virus provoca febbre, tosse e stanchezza, ma può anche compromettere la funzionalità epatica e quella renale. Al momento non esiste un vaccino né una cura per il virus: l’unica terapia è la gestione delle complicanze.
Secondo l’Oms, il genere Henipavirus può causare gravi malattie negli animali e nell’uomo, motivo per cui sono classificati con un livello di biosicurezza 4, ovvero con tassi di mortalità compresi tra il 40 e il 75%.